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PREMI Finlandia / Danimarca

Flinckenberg riceve lo Spotlight Award dopo i due premi danesi alla Berlinale

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- Il fotografo finlandese ha visto il suo lavoro ricompensato dalla American Society of Cinematographers poco dopo che Joshua Oppenheimer e Vladimir Tomic sono stati premiati al festival di Berlino

Flinckenberg riceve lo Spotlight Award dopo i due premi danesi alla Berlinale
Pirjo Honkasalo (sinistra) e Peter Flinckenberg sul set di Concrete Night (© Ville Tanttu)

Alla 29ª cerimonia annuale della American Society of Cinematographers, celebrata il 15 febbraio a Los Angeles, il fotografo Peter Flinckenberg è diventato il primo finlandese a conseguire lo Spotlight Award, per il suo lavoro nell’opera del suo connazionale Pirjo Honkasalo intitolata Concrete Night [+leggi anche:
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(2013), per la quale ha ricevuto anche uno Jussi (premio nazionale del cinema finlandese) lo stesso anno. 

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Flinckenberg, che si è aggiudicato uno Jussi anche per il suo lavoro nel documentario di Amir Escandari Pixadores [+leggi anche:
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 (2014), è stato definito dalla Finnish Film Foundation come uno dei fotografi di maggior talento e versatilità del paese. Al suo attivo figurano 31 collaborazioni cinematografiche totali tra lungometraggi, corti e documentari. Un altro dei suoi lavori più importanti è stato quello con Selma Vilhunen in Do I Have to Take Care of Everything?, nominato all’Oscar del miglior cortometraggio.

Alla Berlinale, due documentari danesi hanno ricevuto premi dalle giurie indipendenti: il secondo film di Joshua Oppenheimer sul genocidio in Indonesia, The Look of Silence [+leggi anche:
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, ha ottenuto il Peace Film Prize della giuria internazionale di fisici per la prevenzione della guerra nucleare, mentre Flotel Europa [+leggi anche:
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, di Vladimir Tomic, si è aggiudicato il premio dei lettori del quotidiano berlinese Der Tagesspiegel.

L’opera di Oppenheimer, seconda parte del dittico cominciato con The Act of Killing [+leggi anche:
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, nominato all’Oscar, ha ottenuto cinque premi all’ultimo festival del cinema di Venezia, compreso il Gran Premio della Giuria; è stato anche nominato miglior documentario nordico al festival del cinema di Goteborg 2015 e ha ottenuto il premio Robert dell’Accademia del Cinema Danese e un’altra dozzina di riconoscimenti internazionali.

Nel 1992, Tomic (quando aveva 12 anni) volò a Sarajevo con sua madre e suo fratello maggiore; ora, dopo essersi formato all’Accademia Reale Danese delle Arti, ha descritto come ha impiegato due anni della sua vita nel Flotel Europa, una nave gigantesca che la Croce Rossa trascinò nei canali di Copenhagen giacché i campi profughi erano pieni. 

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(Tradotto dall'inglese)

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