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BIF&ST 2015

Jamais de la vie, un thriller ai tempi della crisi

di 

- Il film di Pierre Jolivet con Olivier Gourmet sarà nelle sale francesi dal prossimo 8 aprile con il distributore indipendente Ad Vitam

Jamais de la vie, un thriller ai tempi della crisi
Olivier Gourmet in Jamais de la vie

Dopo Thomas Piketty, che ha affrontato da sinistra, con approccio macroeconomico le ingiustizie del capitalismo, il saggio del momento in Francia è firmato dalla trentaseienne Agnès Verdier-Molinié, che con impostazione liberale attacca l’invadenza e l’inefficienza dello Stato forte, della sicurezza sociale, dei funzionari pubblici, delle 35 ore. "Se economisti raggiungessero il livello di competenza, umiltà e utilità dei dentisti, sarebbe splendido" scriveva John Keynes nel 1930. Oggi, dopo la crisi, le ricette di questi ben pagati professori universitari primi della classe hanno la credibilità di una banconota da 200 euro. Chiedetelo a Franck, il protagonista di Jamais de la vie [+leggi anche:
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, film di Pierre Jolivet presentato Bif&st di Bari e nelle sale francesi dall'8 aprile con il distributore indipendente Ad Vitam.

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A 52 anni, Franck (Olivier Gourmet) è costretto a fare il guardiano notturno in un centro commerciale di Othis, estrema periferia parigina. Ha un passato da operaio specializzato in fabbrica e battagliero sindacalista. Ora dorme di giorno e si annoia di notte al lavoro, ripara oggetti elettronici per gli amici e colleghi, litiga con la sorella che vuol lasciare il marito, è interessato al sedere e alla vita della donna (Valérie Bonneton) divorziata con figli che lavora nel centro di collocamento. La sua prospettiva è di una pensione che lo condannerà ad una vecchiaia miserabile. Ma quei criminali che hanno corrotto un suo collega e stanno organizzando una rapina alla banca del centro commerciale risvegliano in lui qualcosa che era sepolto dall'umiliazione. Forse si sta trasformando in un cittadino giustiziere fai-da-te... 

Jamais de la vie è un ircocervo, metà thriller, metà film a tematica sociale sulla crisi del lavoro. Con una morale ambigua. Pierre Jolivet, che a 15 anni con il fratello Marc organizzava spettacoli nelle fabbriche in sciopero durante il "maggio francese" del '68, ha iniziato con un "policier" nel 1989, Forza maggiore, e ha attraversato parecchi generi, anche se il thriller è quello di cui misura meglio i tempi, ed è quello che lo ha reso più popolare al pubblico: vedi L'amico di Fred del 1997 e Mains armées [+leggi anche:
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nel 2012. Del protagonista Olivier Gourmet, attore feticcio dei fratelli Dardenne, si è ormai detto tutto il meglio possibile. Qui conferma le sue magnifiche doti di attore naturalistico, capace di creare dei "tranche de vie" di impressionante aderenza alla realtà. 

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