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CANNES 2015 Quinzaine des réalisateurs

Trois souvenirs de ma jeunesse: Odissea nel passato

di 

- CANNES 2015: Arnaud Desplechin si immerge nel cuore delle maschere della memoria aggrovigliando i codici cinematografici in un film deliberatamente sfuggente

Trois souvenirs de ma jeunesse: Odissea nel passato
Quentin Dolmaire e Lou Roy Lecollinet in Trois souvenirs de ma jeunesse

"Fanciullo, dove sei?”. Dopo aver portato il suo cinema psicoanalitico e sofisticato nel Nuovo Continente con Jimmy P. [+leggi anche:
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, Arnaud Desplechin attua al contempo un ritorno alle fonti autobiografiche e una sintesi della sua arte con la sua nuova opera Trois souvenirs de ma jeunesse [+leggi anche:
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, presentata alla Quinzaine des réalisateurs durante la 68ma edizione del Festival di Cannes. Riprendendo il personaggio di Paul Dédalus creato nel 1996 in Comment je me suis disputé... (ma vie sexuelle) e in cui ritroviamo Mathieu Amalric (giunto al suo sesto film con il regista di cui incarna una sorta di alter ego), Desplechin collega tra di loro un vasto corteo di ricordi, d’influenze e d’intenzioni in un’opera molto ambiziosa che si evolve sul filo della ricostruzione onirico-realista e dell’esplorazione ludica dei generi sullo sfondo di ferite emozionali. Un collage realizzato allo stesso modo con cui si ricordano i sogni, a volte intenso, altre caotico, spesso nebuloso, ma sempre carico di un messaggio del subconscio, un territorio nel quale Desplechin adora vagare, esattamente come Ulisse durante la sua Odissea o Arthur Gordon Pym di Edgar Allan Poe durante le sue avventure (due riferimenti suggeriti, tra l’altro, dal regista durante le riprese del film).

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"Roubaix è la mia maledizione”. Tornando in Francia dopo una ventina d’anni di peregrinazioni ai quattro angoli del mondo per esercitare la sua professione di antropologo, Paul (Amalric) ricorda la sua infanzia (nella prima parte del film) nel nord della Francia. Un periodo oscuro segnato dalla fuga dalle mura domestiche, dalla morte della madre tanto odiata, dai giochi “indiani contro cowboy” con il fratello e la sorella e dalla relazione difficile con il padre (“Quando mi picchiava, non sentivo niente”). Poi un evento curioso lo obbliga a riportare a galla un episodio della sua adolescenza: un viaggio in Russia. Perché?

I servizi segreti francesi hanno scoperto, al suo ritorno in Francia da adulto, che esisteva un altro Paul Dédalus, un omonimo morto due anni prima in Australia in possesso dei documenti d’identità autentici del nostro antropologo. Un flashback fa luce sull’accaduto: durante un viaggio scolastico in Russia, il giovane uomo (interpretato da Quentin Dolmaire) aveva accettato, in nome dell’amicizia, di aiutare una rete che si occupa di rimpatriare ebrei sovietici. Questa riesumazione del passato continua con un terzo capitolo, intitolato Esther (Lou Roy-Lecollin), dal nome del grande amore di gioventù di Dédalus, una storia molto romantica (con i dolori apparenti e i segreti che porta con sé) durata qualche anno e complicata dalla partenza di Paul che va a studiare antropologia a Parigi. Una sceneggiatura dalle forme diverse e dagli ingressi multipli, scritta dal cineasta a quattro mani con Julie Peyr, che ha il sapore di un ciclo rivisitato nel tentativo di capire quanto ne sia rimasto.

Dramma familiare, racconto d’iniziazione romantica, thriller di spionaggio e, soprattutto, film d’amore, Trois souvenirs de ma jeunesse porta avanti il culto del mistero, attingendo dai diversi codici del cinema di genere. Dalle utopie ai colpi bassi della vita, dai travestimenti alle maschere strappate, Arnaud Desplechin fa a pezzi i fantasmi del passato sotto il segno dello sdoppiamento, con un personaggio principale che è sempre presente e assente, navigando tra gli universi e tentando di ritrovare la propria strada, una sua personalità, un suo equilibrio…

Une rilettura molto ricca che il cineasta costella d’inquadrature magnifiche, riuscendo a trarre il meglio dai suoi giovani interpreti, senza però voler dare a tutti i costi una struttura troppo formale all’afflusso dei ricordi, cosa che dà al film un aspetto inafferrabile, come una ricerca di eternità nella stranezza della vita.

Prodotto dalla Why Not Productions, Trois souvenirs de ma jeunesse verrà distribuito il 20 maggio nelle sale francesi da Le Pacte. La Wild Bunch si occuperà delle vendite internazionali.

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(Tradotto dal francese)

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