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INDUSTRIA Europa / Francia / Italia

Guarda in alto e A Ciambra al Paris Coproduction Village

di 

- Ammirati a Cannes, gli italiani Fulvio Risuleo e Jonas Capignano svelano i rispettivi progetti di opera prima e seconda

Guarda in alto e A Ciambra al Paris Coproduction Village
Il regista Fulvio Risuleo

Tra i 20 progetti messi in luce mercoledì alla 2^ edizione del Paris Coproduction Village (promosso dal Festival del Cinema Europeo di Les Arcs e il Champs-Elysées Festival - leggi la news) si distingue Guarda in alto [+leggi anche:
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(Look Up
) dell’italiano Fulvio Risuleo. Il giovane cineasta romano (classe 1991) si è fatto notare di recente aggiudicandosi col suo cortometraggio Varicella il premio della giuria alla 54ma Semaine de la Critique del 68mo Festival di Cannes. Risuleo era già stato ricompensato l’anno scorso sulla Croisette ottenendo il terzo premio della competizione dei corti della Cinéfondation con Sourdough.

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La sceneggiatura (alla sua seconda stesura) è incentrata su una comunità che vive di regole proprie sui tetti di Roma e sulle disavventure di un giovane uomo che scopre questo mondo parallelo. Prodotto da Donatello Della Pepa e Federico Giacinti per la società Revok, Guarda in alto prevede un budget di 550 000 euro di cui 400 000 euro sono già stati raccolti. Le riprese dovrebbero svolgersi nell’estate 2016.

La piattaforma di sviluppo e finanziamento Paris Coproduction Village conta quest’anno un altro progetto italiano: A Ciambra [+leggi anche:
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intervista: Jonas Carpignano
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di Jonas Capignano, attuale residente della Cinéfondation del Festival di Cannes. Si tratta del secondo lungometraggio di questo regista pluripremiato per i suoi corti e la cui opera prima, Mediterranea [+leggi anche:
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(leggi la recensione), ha avuto la sua prima mondiale il mese scorso in concorso alla Semaine de la Critique cannense. Il suo nuovo progetto ruota attorno a Pio, un giovane Rom di 11 anni, il più piccolo di dieci fratelli, che vive nel Sud Italia. Ansioso di crescere, già fuma e beve, e segue dappertutto suo fratello maggiore. Ma un giorno, il piccolo gruppo ruba un’auto che non bisognava rubare, quella del boss locale della ‘Ndrangheta...

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(Tradotto dal francese)

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