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FILM Svizzera

Body (Le Corps du frère), metamorfosi cinematografica di un corpo imperfetto

di 

- Il primo lungometraggio del regista franco svizzero David Nicolas Parel è un viaggio ipnotico sottopelle che conduce lo spettatore verso territori ancora inesplorati

Body (Le Corps du frère), metamorfosi cinematografica di un corpo imperfetto

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di David Nicolas Parel, presentato in competizione (sezione Helvétiques) all’ultima edizione di Visions du Réel, conduce lo spettatore dietro le quinte delle competizioni di bodybuilding, dove lo sforzo fisico disumano si sposa con la determinazione cieca di atleti pronti a tutto pur di superare se stessi. Il regista si interessa al lato oscuro dell’universo del culturismo, ai suoi segreti e soprattutto a quello che motiva intimamente gli atleti. Il riconoscimento e la ricerca di una perfezione estetica utopica sono alla base di una vita dedicata (sacrificata?) al rigore e alla disciplina. Parel affronta con coraggio soggetti tabù come il doping animato da una ricerca di verità e immediatezza per certi versi sconcertante. Body (le corps du frère) è un documentario incredibilmente intenso e sincero, come se la vita stessa del regista ne dipendesse.

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Il primo lungometraggio di Parel non si limita all’universo quasi settario del bodybuilding ma si apre verso una riflessione più ampia, intima e toccante, sul rapporto spesso teso e complicato tra il regista e suo fratello, entrambi seguaci del “culto del corpo perfetto”. David Nicolas Parel è stato per anni un atleta dedito corpo e anima al culturismo, accompagnato con venerazione da suo fratello, ancora adolescente. Un rapporto fusionale e al contempo distaccato (l’idolo può essere scrutato ma solo da una certa distanza) che poneva il regista su un piedistallo, osannato da un fratello che lo vedeva come un mito. In Body (Le corps du frère) questo rapporto è stravolto, come se uno specchio deformante (in questo caso la cinepresa) avesse cambiato le carte in tavola modificando la partita, definitivamente. Il regista diventa a sua volta l’osservatore paziente di suo fratello trasformatosi in un atleta e un culturista ossessionato. Le regole rigide e immacolate, fatte di sforzi fisici al limite della follia, di sofferenza mentale e solitudine fanno parte del suo quotidiano, una sorta di seconda famiglia intransigente che pretende la dedizione totale. 

Parel mostra con sensibilità un mondo che conosce bene e che è spesso visto come pericoloso ricettacolo di superficialità ed edonismo. Il “suo” mondo è popolato da personaggi psicologicamente complessi per i quali lo spettatore prova al contempo amore e odio, comprensione e incomprensione, in un susseguirsi di montagne russe emotive da capogiro. Dopo mesi di riprese la relazione tra il regista e suo fratello si deteriora poco a poco portandoli sull’orlo dell’esplosione. L’incomprensione sui nuovi ruoli da assumere divide i due fratelli più che avvicinarli, spingendoli verso un confronto violento. Per evitare questo il regista di Annecy decide quindi di passare davanti alla cinepresa riprendendo gli allenamenti in palestra, lasciati molti anni prima. Così facendo spera di ritrovare il legame fraterno ormai perso. Una sorta di psicanalisi attraverso il cinema dal sapore masochista. Il corpo di suo fratello, e in un secondo tempo il suo stesso corpo, diventano il simbolo di una società alla ricerca permanente di un utopico controllo fisico e mentale. Il legame che unisce il regista a suo fratello è ricercato in una sofferenza fisica che riflette la complessità e l’estremismo della loro relazione. Una lotta con (contro) se stessi per ritrovare se stessi. Un ritratto intenso e destabilizzante delle ossessioni contemporanee.

Body (Le corps du frère) è uscito nelle sale cinematografiche della Svizzera romanda il 10 giugno ed è venduto nel mondo da P.S. Productions.

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