email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

PERSONAGGI Italia

Addio a Laura Antonelli

di 

- E’ stata trovata morta questa mattina, nella sua casa vicino Roma, l’attrice icona della commedia sexy italiana degli anni ‘70-80. Aveva 73 anni

Addio a Laura Antonelli
Laura Antonelli in Malizia

Era l’icona del cinema erotico italiano degli anni ’70-80, ma è stata anche interprete di film d’autore sotto la direzione, fra gli altri, di Chabrol, Visconti, Bolognini, Scola. E’ morta in solitudine Laura Antonelli, ritrovata questa mattina senza vita nella sua abitazione a Ladispoli, vicino Roma, dove si era ritirata da tempo. Aveva 73 anni. 

Nata il 28 novembre 1941 a Pola, di famiglia istriana (il suo vero nome è Laura Antonaz), esordisce al cinema interpretando piccoli ruoli in film come Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli (1964) e Le sedicenni di Luigi Petrini (1965). Nel 1971 raggiunge una certa notorietà con Il merlo maschio, diretta da Pasquale Festa Campanile. Ma il grande successo arriva con Malizia di Salvatore Samperi (1973), film cult che la fa entrare nell’immaginario erotico degli italiani e le vale il Nastro d'Argento come miglior attrice protagonista e il Globo d'oro alla miglior attrice rivelazione.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Nella sua filmografia non mancano titoli d’autore, come Trappola per un lupo di Claude Chabrol (1972), al fianco di Jean-Paul Belmondo, L'innocente di Luchino Visconti (1976) e Gran bollito di Mauro Bolognini (1977). Con Mio Dio, come sono caduta in basso! di Luigi Comencini (1974) vince un secondo Globo d'oro. Nel 1981, per Passione d'amore di Ettore Scola, riceve una candidatura ai David come miglior attrice non protagonista.

Gli anni ’80 proseguono all’insegna di film comici e sexy (Viuuulentemente mia di Carlo Vanzina, Sesso e volentieri di Dino Risi, Rimini Rimini di Sergio Corbucci, fra gli altri), ma la sua carriera si interrompe nel 1991 quando viene arrestata e condannata per spaccio di stupefacenti. Nel 2000 viene assolta dalla Corte d'appello di Roma, ma ormai in preda a depressione e problemi psichici, trascorrerà i suoi ultimi anni in ritiro definitivo dalle scene.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy