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NAMUR 2015

Black - L'amore ai tempi dell'odio: Romeo e Giulietta infiammano le strade di Bruxelles

di 

- Immersione senza concessioni nel cuore delle gang urbane di Bruxelles, il film di Bilal Fallah e Adil El Arbi rilegge in modo aspro ma efficace West Side Story

Black - L'amore ai tempi dell'odio: Romeo e Giulietta infiammano le strade di Bruxelles
Martha Canga Antonio in Black

Marwan e la sua banda saltano la scuola e si danno ai piccoli furti. Un colpo dopo l’altro, sembrano aver preso residenza al commissariato del quartiere, quasi una seconda casa per loro. Mavela invece osserva stupita i riti dei Black Bronx, la gang nella quale cerca di entrare. Non intende ascoltare gli avvertimenti di sua madre che lotta per crescerla da sola, e sembra pronta a qualsiasi compromesso pur di entrare nella banda, persino finire al commissariato. E’ lì che incrocia Marwan. I due avviano una relazione clandestina, un amore impossibile, proibito dalle rispettive gang rivali. Questa relazione pericolosa esaspererà i rapporti già molto tesi tra le due bande. Mavela, colpevole di aver avuto rapporti fuori dal cenacolo dei Black Bronx, pagherà a caro prezzo questo affronto alle regole del clan. Prigioniera di questa banda in cui lei stessa è voluta entrare, comincia una vera e propria discesa agli inferi, fino all’impossibile presa di coscienza e l’inesorabile tradimento. Così il film che comincia come un teen movie un po’ brutale sullo sfondo di una guerra tra gang, si trasforma in un thriller implacabile, il cui epilogo lascia pochi dubbi, fino all’affronto finale.

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Mentre Bilal Fallah e Adil El Arbi maneggiano con destrezza i codici dei generi cinematografici che rivisitano in Black - L'amore ai tempi dell'odio [+leggi anche:
trailer
intervista: Adil El Arbi e Bilall Fallah
scheda film
]
(al contempo un film di banlieue, un film di mafia, e una variazione sull’eterno mito di Romeo e Giulietta), questo aggiornamento di West Side Story fa di Bruxelles un palco inedito. Con Black, presentato al FIFF di Namur dopo essere presentato a Toronto, Bruxelles si guadagna lo statuto di oggetto di cinema, per la sua capacità sia di ricordarci altri paesaggi urbani sia d’imporre la propria singolarità, la smisuratezza dei suoi viali reali, l’effervescenza della sua vita di quartiere, o ancora la sua grandezza architettonica, come quella degli edifici di Marolles dove vive Mavela.

Gli attori sono tutti esordienti o quasi, e per una buona ragione: Black - L'amore ai tempi dell'odio ha il grande pregio di mostrare coloro che non vediamo mai sul grande schermo, questi giovani brussellesi che vengono da quartieri di cui la maggioranza delle persone ignora l’esistenza. I due protagonisti, Martha Canga Antonio e Aboubakr Bensaïhi sono incredibilmente giusti e vitali, e sono spalleggiati con verità dal resto del cast, composto principalmente da dilettanti.

Black è brutale, così come i suoi protagonisti, ma la sua vera violenza sta nell’ostinarsi a rifiutare qualsiasi via di fuga per i suoi personaggi. Il titolo è ben meritato, e il film è implacabile anche nel suo modo di mostrare la posizione tanto scioccante quanto disperata delle donne, la loro assoluta mercificazione, dei corpi oggetto di scambio, da consumare da soli o in gruppo. E’ senza concessioni che Black affronta la questione dello stupro, di gruppo, e della sottomissione sessuale delle regazze. Il film è cupo, violento, condanna l’insieme dei suoi protagonisti a un futuro di miserie e di violenza, quando non alla morte, ma ci rimane pertanto l’energia che lo pervade, le frecciate di Marwan, l’indipendenza e la caparbietà di Mavela, e questa Bruxelles cinematografica, cosmopolita e teatrale, che si vede troppo di rado.

Black è prodotto da Caviar e coprodotto da A Team Production e Climax Films, con il sostegno del VAF, di Wallimage e del Centre du Cinéma de la Fédération Wallonie-Bruxelles. Il film, che sarà distribuito l’11 novembre prossimo in Belgio da Kinepolis, è venduto nel mondo da Be For Films.

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(Tradotto dal francese)

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