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FILM Romania / Svizzera / Stati Uniti

Absent: un episodio oscuro della storia moldavo-rumena

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- Il documentario di Matthew Mishory descrive le conseguenze di un massacro della Seconda Guerra Mondiale

Absent: un episodio oscuro della storia moldavo-rumena

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è iniziato come una lezione di storia familiare per il regista statunitense Matthew Mishory: suo nonno lasciò il villaggio di Mărculeşti prima del fatidico 8 luglio 1941, quando 1.000 ebrei furono uccisi dall'esercito rumeno, in uno degli episodi più bui e meno noti della storia Moldo-Rumena. Ma ciò che inizialmente sembra essere la riconnessione di un uomo con la storia della sua famiglia diventa rapidamente un'analisi dell'interpretazione del passato.

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Insieme con il suo co-produttore, Sabin Dorohoi, Mishory intervista gli abitanti di Mărculeşti, ora una città, portando sul grande schermo una storia importante su come il presente affronta il passato. La co-produzione rumeno-svizzero-statunitense di 70 minuti esplora una peculiare e davvero snervante sensazione di "alterità": gli abitanti di Mărculeşti sembrano pensare che la tragedia sia accaduta in altri tempi, ad altra gente - forse anche in un'altra realtà. Mishory taglia il suo documentario quasi come un thriller, rivelando a poco a poco le informazioni sul massacro, in netto contrasto con i commenti vaghi degli intervistati, permettendo allo spettatore di comprendere il gigantesco abisso tra la città di oggi e il villaggio prima della Seconda Guerra Mondiale.

Un tempo una delle comunità più prospere della regione, Mărculeşti è ora sull'orlo del collasso. La povertà è una maledizione, un prezzo pagato per quanto successo nel luglio 1941? Mishory si astiene dal discutere l'argomento, ma diverse scene di uomini e donne poveri che passano dal monumento che commemora la strage, completamente ignari del suo significato, suggeriscono che l'ignoranza ha un prezzo.

"Tutto è stato distrutto e fatto a pezzi", si lamenta un uomo del posto che ha trascorso 17 anni a scrivere un libro sulla storia della città. Dovrebbe essere il più informato sul fatidico giorno in questione, ma dice che potrebbe trattarsi di un'"invenzione". Nel momento più scioccante e significativo del film, l'uomo commenta, con la bocca piena di formaggio e cipolle: "Quelli erano tempi duri; non dovremmo giudicare le generazioni passate."

L'attuale sindaco di Mărculeşti fa da guida e da interprete per la squadra. È anche il primo a dire che il presente e il futuro sono più importanti di ciò che è successo in passato. Secondo l'Unione Europea, la Moldova è lo stato più povero e meno visitato d'Europa. Un tempo parte della Romania, è attirata dalla sua ex madrepatria, ma anche dall'enorme e ricca Russia: sospesa tra ciò che vuole e ciò di cui ha bisogno, non c'è tempo per occuparsi del passato, e Mărculeşti diventa una sublime espressione di un Paese e di una mentalità. 

Sebbene appesantito da alcune scene in cui Dorohoi fa l'interprete per Mishory, Absent compensa toccando alcuni argomenti molto importanti quali la responsabilità, l'affrontare il passato, come la realtà e la storia possano diventare leggende discutibili, e come la razza e la religione possano essere confini invisibili, ma significativi. 

Il documentario di Mishory può innescare un sano dibattito sul ruolo dell'esercito rumeno durante l'Olocausto, argomento che il regime comunista ha fatto di tutto per censurare. Absent dovrebbe essere l'equivalente sotto forma di documentario di Aferim! [+leggi anche:
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intervista: Radu Jude
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di Radu Jude, vincitore dell'Orso d'Argento al Miglior Regista alla Berlinale di quest'anno, che ha mostrato ai rumeni un aspetto poco conosciuto della loro storia: la schiavitù degli zingari nella Romania del 19° secolo.

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(Tradotto dall'inglese)

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