Il Festival di Amiens esplora le identità culturali
- Sei coproduzioni europee sono in lizza per il Licorno d’oro di Amiens, dove verrà reso omaggio a un direttore della fotografia, il portoghese Rui Poças
Menù molto diversificato per il 35mo Festival internazionale del film di Amiens (FIFAM), che si apre oggi e che, fino al 21 novembre, proporrà un programma fedele alla sua linea editoriale fondata sulla valorizzazione delle differenze e l’esplorazione delle identità culturali.
Tra i sette candidati al Licorno d’oro 2015 si distinguono tre produzioni europee che saranno mostrate in anteprima francese ad Amiens dopo essere state presentate a San Sebastian: in competizione El Apóstata [+leggi anche:
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scheda film] di Federico Veiroj (coprodotto da Spagna, Francia e Uruguay) e Eva No Duerme [+leggi anche:
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scheda film] di Pablo Aguero (coprodotto da Spagna, Francia e Argentina) e nella sezione New Directors, Parasol [+leggi anche:
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scheda film] della belga Valéry Rosier. In lizza ci sono anche la coproduzione franco-polacca Crache cœur [+leggi anche:
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scheda film] di Julia Kowalski (presentata in anteprima mondiale a Cannes nel programma alternativo dell'ACID), The Magic Mountain [+leggi anche:
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scheda film] di Anca Damian (in competizione a Karlovy Vary e prodotto da Romania, Polonia e Francia) e un altro titolo scoperto in competizione a San Sebastian: Un dia perfecto per volar [+leggi anche:
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scheda film] dello spagnolo Marc Recha.
Quest’anno il FIFAM renderà omaggio al cineasta americano John Llandis e al direttore della fotografia portoghese Rui Poças (che ha lavorato, tra gli altri, su This Dear Month of August [+leggi anche:
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scheda film] e Tabu [+leggi anche:
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intervista: Miguel Gomes
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scheda film] di Miguel Gomes, su O Fantasma [+leggi anche:
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scheda film], Odette e To Die Like a Man [+leggi anche:
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scheda film] di João Pedro Rodrigues e ancora, recentemente, su Zama [+leggi anche:
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intervista: Lucrecia Martel
scheda film] di Lucrecia Martel), che terranno anche delle masterclass, così come il cineasta francese Pierre Salvadori e Bruno Podalydès, cui sarà dedicato il programma "L'Ouvroir".
Si segnala che, tra gli altri eventi, ci sarà una retrospettiva sui 120 anni del cinema Gaumont, la proiezione di Adama [+leggi anche:
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scheda film] di Simon Rouby (nominato all'European Film Award 2015 come miglior film d’animazione) e una carta bianca a Potëmkin (con Schneider vs. Bax [+leggi anche:
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intervista: Alex van Warmerdam
scheda film] dell’olandese Alex van Warmerdam). La chiusura del festival prevede Le Grand jeu [+leggi anche:
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scheda film] di Nicolas Pariser.
Sul versante professionale, il festival piccardo ha scelto il regista rumeno Andrei Cretulescu per la seconda edizione del programma di sostegno Pygmalion, che mira a portare avanti il lavoro di un giovane cineasta europeo e a distribuire i suoi film nel modo più vasto possibile. Si ricorda, che il FIFAM dispone di un Fondo d’aiuto allo sviluppo della sceneggiatura ed è partner del programma di sostegno alla post-produzione Final Cut a Venezia.
(Tradotto dal francese)
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