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EUROPEAN FILM AWARDS 2015

La Giovinezza degli European Film Awards

di 

- La 28a cerimonia degli European Film Awards, tenutasi sabato scorso a Berlino, ha mostrato l’energia della nostra industria e degli organismi che la promuovono

La Giovinezza degli European Film Awards
Michael Caine e Paolo Sorrentino, i grandi vincitori, alla cerimonia dei European Film Awards

Un’Europa coerente non può essere rappresentata che dalla sua diversità, una caratteristica che normalmente genera incoerenza. Buona fortuna, quindi, è l’augurio che ogni anno ci sentiamo di rivolgere all'Accademia del Cinema Europeo che eredita una responsabilità tanto importante quanto difficile da concretizzare in un solo evento. Gli European Film Awards devono al contempo restare una celebrazione dell’anno cinematografico europeo, rivendicare la propria identità in un’industria dominata dai format imposti da Hollywood, ma anche dare prova di modernità, per convincere coloro che avevano relegato l’evento in un armadio che l’odore di naftalina è definitivamente scomparso. Soffia persino un vento di freschezza su questa grande celebrazione, ormai degna di questo nome. Quest’anno, sicuramente più dell’anno scorso, i canali tv europei hanno mancato un evento mediatico di primissimo piano organizzato con una produzione di valore tipicamente europea. La 28a cerimonia degli European Film Awards ha vibrato dei suoi numerosi colpi di scena, di un’emozione unitaria e di uno stile proprio ormai consolidato. Mondano, politico, artistico, abbiamo assistito a un grande spettacolo di due ore e mezza che ha lasciato solo qualche spiraglio all’imperfezione e alle critiche legate all’invecchiamento dell’organizzazione diretta da Agnieszka Holland e Wim Wenders, sempre più in buona compagnia.

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Un anno dopo la consacrazione di Ida [+leggi anche:
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, che è andato bene sia nelle sale che nei festival nonostante potesse avere per il grande pubblico una facciata austera, è il lirismo fiammeggiante di Youth - La giovinezza [+leggi anche:
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intervista: Paolo Sorrentino
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a ornare lo stendardo del miglior film europeo 2015. Bisogna vedervi una reazione quasi metaforica dei votanti a favore di uno stereotipo che è necessario quantomeno costruire per permettere al cinema europeo di essere strategicamente identificato e promosso nella grande competizione mondiale? Forse inconsciamente, perché concretamente, hanno giocato le circostanze. Il figlio di Saul [+leggi anche:
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Q&A: László Nemes
intervista: László Rajk
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, grande assente della serata, non è stato sottoposto ai membri dell’Accademia per un problema che definiremo "tecnico", e senza offesa al genio di László Nemes, forse è meglio così. L’opera è di difficile accesso per un pubblico non preparato, e non mancheremo di sottolineare il paradosso del Premio del Pubblico che è stato assegnato nel corso della serata a La isla mínima [+leggi anche:
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intervista: Alberto Rodríguez
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, grande film ma piccola distribuzione, anche europea. Che gioia vedere comunque la Spagna tra i vincitori. Altri assenti continuano a mancarci.

L’età, il ringiovanimento o l’invecchiamento, variazioni su uno stesso tema che era al centro della serata a più livelli. Due dei tre EFA onirifici sono andati infatti ad attori veterani che se ne sono tornati a casa anche con la statuetta, rispettivamente, della miglior attrice 2015 per Charlotte Rampling (45 anni [+leggi anche:
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Q&A: Andrew Haigh
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, il titolo del film) e del miglior attore 2015 per Michael Caine (Youth) che, come ha lui stesso ammesso, non aveva mai ottenuto un premio in Europa. Una possibile giustificazione per questa scelta, anche se le statuette avrebbero pesato di più nelle carriere di uno dei nominati, e delle nominate, che invece sono rimasti a mani vuote.

Sir Michael Caine, giustamente, un monumento della drammaturgia britannica che ha ampiamente contribuito all’industria hollywoodiana e che ha ben "venduto" sulla scena berlinese questa coproduzione tra Francia, Regno Unito, Svizzera e Italia, madre patria di Paolo Sorrentino, regista premio Oscar che sta ora lavorando a braccetto con la televisione americana… Tutto molto coerente con il posto che il Vecchio continente occupa non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia della nostra civiltà culturale in senso più ampio. La missione di coerenza e diversità è compiuta.

Sosteniamo quindi che la Giovinezza del cinema europeo non sia più da dimostrare, così come la cura ricostituente rappresentata dagli European Film Awards. In quanto partner, Cineuropa ringrazia l’Accademia e gli organizzatori per una grande serata da cui traiamo parte della motivazione comune che continuerà ad animarci nel 2016.

La lista completa dei vincitori della serata:

Film europeo
Youth [+leggi anche:
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, Paolo Sorrentino

Commedia europea
Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza [+leggi anche:
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, Roy Andersson

Regista europeo
Paolo Sorrentino, Youth

Attrice europea
Charlotte Rampling, 45 Anni [+leggi anche:
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Attore europeo
Michael Caine, Youth

Sceneggiatore europeo
Yorgos Lanthimos & Efthymis Filippou, The Lobster [+leggi anche:
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Documentario europeo
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, Asif Kapadia

Film d'animazione europeo
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, Tomm Moore

Rivelazione europea – Premio FIPRESCI
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, Deniz Gamze Ergüven

People's Choice Award 2015 - Migliore film europeo
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, Alberto Rodríguez

Cortometraggio europeo
Picnic, Jure Pavlović

Direttore della fotografia europeo
Martin Gschlacht, Goodnight Mommy [+leggi anche:
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Montatore europeo
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Scenografo europeo
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Costumista europeo
Sarah Blenkinsop, The Lobster

Compositore europeo
Cat's Eyes, The Duke of Burgundy [+leggi anche:
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Sound designer europeo
Vasco Pimentel and Miguel Martins, Arabian Nights [+leggi anche:
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intervista: Miguel Gomes
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 Vols. I-III

Premio per la carriera
Charlotte Rampling

Premio per il Contributo europeo al cinema mondiale
Christoph Waltz

EFA d'onore
Michael Caine

Premio alla coproduzione europea 2015 - Premio Eurimages
Andrea Occhipinti

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(Tradotto dall'inglese)

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