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GOLDEN GLOBES 2016

L’Ungheria trionfa con Il figlio di Saul

di 

- L’opera prima di Laszlo Nemes ha vinto il Golden Globe del miglior film in lingua straniera

L’Ungheria trionfa con Il figlio di Saul
Laszlo Nemes, Geza Rohrig e altri membri della squadra di Il figlio di Saul

Primo lungometraggio e colpo da maestro per László Nemes, che ieri sera è stato il primo cineasta ungherese sul podio dei Golden Globes, aggiudicandosi con Il figlio di Saul [+leggi anche:
recensione
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Q&A: László Nemes
intervista: László Rajk
scheda film
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il titolo di miglior film in lingua straniera. Una consacrazione dell’Hollywood Press Foreign Association che è di buon auspicio in vista dell’annuncio del prossimo giovedì delle nomination agli Oscar, per questo film che ha già fatto un passo importante verso la short list dei candidati alla celebre statuetta del miglior film in lingua straniera.

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Opera avvincente e perfetta sia nello sfondo (il quotidiano del Sonderkommando di Auschwitz) sia nella forma (mediante un approccio immersivo), Il figlio di Saul è stato svelato a Cannes, dove ha vinto il Gran Premio. Prodotto da Gábor Sipos e Gábor Rajna per Laokoon Filmgroup, con il sostegno dell’Hungarian Film Fund, della Résidence de la Cinéfondation del Festival di Cannes, del Sarajevo Cinelink e del Gerusalemme Film Lab, il lungometraggio è venduto in tutto il mondo dalla società francese Films Distribution. Uscirà in Spagna il prossimo venerdì (Avalon Distribución Audiovisual), in Italia il 21 (Teodora Film), in Polonia il 22 (Gutek Film), in Svezia il 12 febbraio (Studio S Entertainment), in Repubblica Ceca il 18 febbraio (Film Europe), in Norvegia il 19 febbraio (Arthaus), in Danimarca il 25 febbraio (Camera Film) e nel Regno Unito il 29 aprile (Curzon Artificial Eye).

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(Tradotto dal francese)

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