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INDUSTRIA Francia

106 milioni di entrate nel mondo per i film francesi nel 2015

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- L'Asia diventa la prima zona d’esportazione davanti a Europa occidentale e America latina

106 milioni di entrate nel mondo per i film francesi nel 2015
Una scena di Taken 3 di Olivier Megaton

Registrando per la terza volta in quattro anni più di 100 milioni di spettatori nel mondo e anche il terzo miglior punteggio degli ultimi vent'anni, il cinema francese ha attirato 106 milioni di spettatori all’estero nel 2015 (corrispondenti a 600 M€ d’incassi) secondo il bilancio redatto da UniFrance in occasione dei 18mi Rendez-Vous del cinema francese a Parigi, che terminano oggi. In leggero calo del 12% rispetto all’anno scorso, questi risultati sono il frutto delle performance di una grande varietà di generi, che vanno dai film d’azione in inglese (Taken 3, The Transporter Legacy [+leggi anche:
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) alla commedia pura o drammatica (La famiglia Bélier [+leggi anche:
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, Samba
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), passando per l’animazione (Il piccolo principe [+leggi anche:
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, Asterix e il regno degli dei [+leggi anche:
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) o ancora il fantastico (La Bella e la Bestia [+leggi anche:
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). Si noti un aumento del 22% a 42,6 milioni d’incassi per i film in lingua francese.

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L'Asia è diventata la prima zona d’esportazione dei film francesi con 28,9 milioni di incassi (di cui 14,7 in Cina, 3,5 in Giappone e 2,2 in Corea), prima dell'Europa occidentale con 25,6 milioni di spettatori (con un’Italia solida a 5,2 milioni di entrate, la Germania in netto calo a 4,7 milioni e il Regno Unito che resta un mercato di difficile accesso), l'America latina con un record di 22,3 milioni di entrate (che includono dei picchi in Messico con 9,4 milioni, in Brasile con 5,3 e in Colombia con 2,4) l'America del Nord con 15,4 milioni di entrate in assenza di una locomotiva come Lucy [+leggi anche:
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l'anno scorso (da notare i risultati di opere come Sils Maria [+leggi anche:
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e Timbuktu [+leggi anche:
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), l'Europa centrale e orientale (9,4 milioni di spettatori di cui 2,7 milioni in Polonia e una predilezione generale per i film francesi in lingua inglese e i lungometraggi d’animazione) e l'Oceania (2 milioni di entrate).

Il settore dell’animazione è particolarmente in vista con il 20% delle entrate globali registrate l’anno scorso nel mondo dalle produzioni francesi. Un dinamismo simbolizzato dalla presenza di cinque scuole francesi nella top 10 della classifica dei 100 migliori istituti d’animazione del mondo pubblicato dall’ACR (Animation Carrer Review) e dominato dalla scuola parigina dei Gobelins. Un’eccellenza che è valsa ai produttori delPiccolo principe (Aton Soumache e Dimitri Rassam) il primo French Cinema Award di UniFrance e consegnato al ministero degli Affari esteri, davanti a una platea di giornalisti internazionali e in presenza del ministro Laurent Fabius.

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(Tradotto dal francese)

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