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BERLINALE 2016 Polonia

Zud in vetrina nella sezione Generation di Berlino

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- Apprezzata per i suoi cortometraggi documentari, Marta Minorowicz presenterà a Berlino il suo primo lungometraggio di finzione

Zud in vetrina nella sezione Generation di Berlino
Zud di Marta Minorowicz

Premiata in particolare a Clermont-Ferrand, Lipsia e Lodz per i suoi cortometraggi documentari, Marta Minorowicz presenterà in anteprima mondiale nel programma Generation Kplus del 66° Festival di Berlino (dall’11 al 21 febbraio 2016) il suo primo lungometraggio di finzione: Zud [+leggi anche:
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Affascinata dalla natura, già in primo piano nel suo film più celebre, A Piece of Summer (Gran Prix a Clermont-Ferrand nel 2011), la regista ne ha fatto di nuovo il suo soggetto principale in Zud. Come ha spiegato, questo titolo designa un fenomeno che vede la natura assumere in modo improvviso e incontrollato il potere sulla vita delle persone e degli animali.

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Girato per più di tre anni nelle steppe della Mongolia, Zud (la cui trama è stata firmata dalla regista e Kenneth McBride) è incentrato su Sukhbat, un ragazzino di 11 anni alle prese con una missione da adulti. Deve addomesticare un cavallo selvaggio e vincere una corsa equestre, dalla quale dipende il destino di tutta la sua famiglia. “All’inizio, andando in Mongolia, pensavo di realizzare un documentario con la mia équipe” ha spiegato Marta Minorowicz. “Ma le storie dei nomadi hanno cominciato ad evolvere verso una finzione che alla fine abbiamo creato successivamente, in fase di montaggio”. Da notare che i ruoli principali del film Zud sono stati affidati ad abitanti della steppa (Sukhbat Batsaikhan e suo padre Batsaikhan Budee) e che il resto del cast è composto da nomadi.

La critica avvicina lo stile di Marta Minorowicz ai film di Sergueï Dvortsevoy e la regista riconosce anche l’influenza di Andreï Tarkovski, sebbene non sia possibile stabilire analogie dirette.

Coproduzione che associa Polonia e Germania tramite Anna Wydra per Otter Films e il duo Ann Carolin RenningerThomas Kufus per Zero One Film, Zud è stato sostenuto dal Polish Film Institute, Eurimages, FFA Filmförderungsanstalt, Medienboard Berlin–Brandenburg e dal programma Media. Le vendite internazionali sono guidate da Manuela Buono per Slingshot Films.

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(Tradotto dal francese)

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