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IFFR 2016

WINWIN: La masquerade del mostro del capitalismo

di 

- Nel secondo film pungentemente satirico di Daniel Hoesl, proiettato a Rotterdam quest'anno, "la sola religione rimasta è la fede nel denaro e anche nel debito"

WINWIN: La masquerade del mostro del capitalismo
WINWIN di Daniel Hoesl

Il regista austriaco Daniel Hoesl, vincitore del Tiger Award 2013, torna alla 45a edizione dell'International Film Festival Rotterdam per presentare il suo secondo film, WINWIN, in una delle sotto-sezioni di Voices chiamata ID: The Generic Self2016. La pellicola continua l'argomento trattato nella sua opera prima, Soldier Jane [+leggi anche:
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intervista: Daniel Hoesl
scheda film
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WINWIN muove più o meno dallo stesso punto di partenza di Soldier Jane, poiché l'immagine iniziale in cui soffici nuvole si stagliano sul cielo acquamarina ci regala una scena ironica: un jet privato, pieno di gestori di fondi speculativi e investitori inizia l'atterraggio, come se scendesse dal Monte Olimpo (o in questo caso, Wall Street), e questi semidei del capitale globale cominciassero a camminare sulla Terra nei loro abiti eleganti, irradiando una vibrazione redentrice. L'arrivo pomposo del gruppo ci dà un assaggio dell'iperbole che guiderà WINWIN nelle acque satiriche, e Hoesl non ha paura di cimentarsi con la farsa, quando possibile.

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Il cineasta sviluppa ulteriormente lo stile registico intrapreso al suo debutto, utilizzando inquadrature per lo più fisse in scene meticolosamente composte e minimaliste. È stata impiegata grande attenzione all'aspetto artistico, accentuando la natura sterile di ogni cosa, più drasticamente sintetizzata dal vasto, scialbo, open space in vetro e acciaio dell'ufficio degli investitori, aspro simbolo della fase successiva del denaro - l'immaterialità del cyber-capitalismo. Utilizzando una satira pungente, il regista giustappone drammaticamente due realtà contrastanti: una asettica e l'altra più autentica, descrivendo un ambiente asimmetrico tramite un'inaspettata panoramica, approfondendo così la disarmonia formale. Le scene successive mostrano la masquerade del capitale del fare e disfare, un mondo che divora perversamente gli altri e la vera pietra filosofale del libero mercato che trasforma un gruppo di vagabondi in una banda di amministratori delegati di alto profilo, in una parodia del potere. Quest'asimmetria raddoppia il suo valore come un'eccellente metafora del flusso di capitale globale in troppo poche mani private.

I quattro messia capitalisti principali dietro il tavolo delle negoziazioni sono al centro della scena, i loro volti emanano serenità mentre restano fermi sui loro accordi e l'integrità dei politici o dei sindacati viene corrosa. Il cast internazionale di attori esperti, che hanno tutti avuto una certa esperienza personale con l'argomento principale, secondo le regole della European Film Conspiracy, domina l'aura necessaria degli angeli caduti, raggranellando innumerevoli somme di eteree - e non rintracciabili - ricchezze, e fomentando l'avidità.

Hoesl indirizza causticamente la sua frustrazione verso lo squilibrio finanziario dalla polarità consumistico-agricola di Soldier Jane al nido di vespe degli alti gradi degli investitori. La sua convinzione del fatto che "la sola religione rimasta è la fede nel denaro e anche nel debito" in questa chiesa dell'economia del libero mercato, che cova una tale minaccia al suo interno, ha un profilo molto più definito nel cabaret capitalistico di WINWIN.

Il film è stato prodotto dalla European Film Conspiracy ed è stato finanziato da BKA (Federal Chancellery of Austria), ORF (Austrian Broadcasting Corporation), Land Niederösterreich, Land Steiermark e Stadt Wien Kultur. Stadtkino Filmverleih distribuirà il film in Austria, con la prima nazionale prevista per il 1 aprile, mentre Nathan Fischer di Stray Dogs si occupa delle vendite mondiali.

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(Tradotto dall'inglese)

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