Fuocoammare vince l'Orso d'oro: Berlino premia un cinema umanista
- BERLINO 2016: La giuria di Meryl Streep premia il documentario di Gianfranco Rosi su Lampedusa, l’isola dei migranti. Il cinema europeo è ben rappresentato nel palmarès
E’ un’Europa generosa che ha voluto premiare quest’anno il Festival di Berlino consegnando l’Orso d’Oro al documentarista già incoronato con il Leone d’Oro a Venezia Gianfranco Rosi, per Fuocoammare [+leggi anche:
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intervista: Gianfranco Rosi
scheda film], un’opera molto bella che volge i nostri sguardi sulla situazione di tutti i migranti la cui speranza si spegne troppo spesso nella stiva oscura di una barca, al largo della piccola isola di Lampedusa.
Sotto l’egida del suo direttore Dieter Kosslick, la cerimonia di chiusura dell’evento si è aperta con un messaggio rivolto ai migranti sempre più numerosi alle nostre porte (e i nostri porti) e con la consegna di un Orso d'argento al cortometraggio di coproduzione britannica, olandese e danese A Man Returned di Mahdi Fleifel, lui stesso ex rifugiato divenuto europeo. La cerimonia si è quindi anche conclusa con questo pensiero sconvolgente. Sul palco, dopo aver ricevuto il suo premio dalle mani di una Meryl Streep profondamente toccata, come l'insieme della sua giuria, dal dialogo profondo che l’arte può avere col reale, e ciò con contegno e decenza, il regista di Fuocoammare ha dedicato il film alla gente di Lampedusa, questa piccola comunità di marinai del Mediterraneo che da anni apre le proprie braccia a uomini e donne la cui vita è appesa a un filo, il tenue filo dell’orizzonte verso il quale vengono sballottati a bordo di povere imbarcazioni dalle quali molti non escono vivi.
Anche nelle categorie d'argento l'Europa è ben presente. Tre anni dopo il superbo An Episode in the Life of an Iron Picker [+leggi anche:
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intervista: Danis Tanović
scheda film], il cineasta bosniaco premio Oscar Danis Tanovic ha ricevuto di nuovo il Gran Premio della giuria per Death in Sarajevo [+leggi anche:
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intervista: Danis Tanovic
scheda film]. La giuria è rimasta impressionata da questo mosaico sottile ed effervescente girato tra le mura del celebre Hotel Europa della città balcanica dove l’arciduca Francesco Ferdinando cadde sotto i colpi dell’anarchico Gavrilo Princip, segnando la fine di un mondo che non aveva ancora cominciato a contare le sue guerre mondiali e l’inizio di una lunga danza macabra.
L'Orso d'argento della regia è andato alla francese Mia Hansen-Love per L'Avenir [+leggi anche:
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Q&A: Mia Hansen-Løve
scheda film], un film la cui finezza e sensibilità, magnificate dall’interpretazione di Isabelle Huppert, hanno conquistato la giuria. Le stesse qualità sono state riconosciute all’attrice danese Trine Dyrholm per la sua performance fragile nel ruolo dell’eroina di The Commune [+leggi anche:
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intervista: Thomas Vinterberg
scheda film] dell’eccellente Thomas Vinterberg, quello di una donna che lentamente perde, insieme alla sua giovinezza, tutto quello che essa le aveva offerto. Un altro sconvolgente racconto al femminile, United States of Love [+leggi anche:
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intervista: Tomasz Wasilewski
scheda film] del polacco Tomasz Wasilewski, è stato ricompensato per la sua complessa sceneggiatura, lasciando il regista e sceneggiatore "senza voce".
Infine, per completare il palmarès europeo e riportare l’attenzione sui paesi che si battono ancora per la loro libertà, Berlino ha incoronato doppiamente la coproduzione belgo-tunisina Hedi [+leggi anche:
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scheda film] di Mohamed Ben Attia, offrendo l'Orso d'argento del miglior attore a Majd Mastoura per la dolcezza della sua interpretazione e il premio della miglior opera prima al suo talentuoso regista.
Ecco la lista completa dei vincitori:
Orso d'oro del miglior film
Fuocoammare [+leggi anche:
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intervista: Gianfranco Rosi
scheda film] - Gianfranco Rosi
Orso d'argento - Gran premio della giuria
Death in Sarajevo [+leggi anche:
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intervista: Danis Tanovic
scheda film] - Danis Tanovic
Premio Alfred Bauer
A Lullaby to The Sorrowful Mystery - Lav Diaz
Orso d'argento del miglior regista
Mia Hansen-Løve - L'avenir [+leggi anche:
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Q&A: Mia Hansen-Løve
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Orso d'argento della miglior attrice
Trine Dyrholm - The Commune [+leggi anche:
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intervista: Thomas Vinterberg
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Orso d'argento del miglior attore
Majd Mastoura - Hedi [+leggi anche:
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Orso d'argento della miglior sceneggiatura
United States of Love [+leggi anche:
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intervista: Tomasz Wasilewski
scheda film] - Tomasz Wasilewski
Orso d'argento del miglior contributo artistico
Mark Lee Ping-Bing - Crosscurrent
Premio della miglior opera prima
Hedi - Mohamed Ben Attia
Orso d'oro al miglior cortometraggio
Balada de um batraquio - Leonor Teles
Orso d'argento - cortometraggi
A Man Returned - Mahdi Fleifel
Miglior Film Generation KPlus
The Trap - Jayaraj Rajasekharan Nair
Miglior Film Generation 14Plus
Mellow Mud [+leggi anche:
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intervista: Elina Vaska
intervista: Renars Vimba
scheda film] - Renārs Vimba
Teddy Award
Tomcat [+leggi anche:
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scheda film] - Händl Klaus
(Tradotto dall'inglese)
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