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BERLINALE 2016 Generation Kplus

Young Wrestlers: i ragazzi si preparano alla lotta

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- BERLINO 2016: L'esordio alla regia del regista turco-olandese Mete Gümürhan ha ricevuto una Menzione Speciale nella sezione Generation Kplus della Berlinale

Young Wrestlers: i ragazzi si preparano alla lotta

Mete Gümürhan, nato a Rotterdam, è meglio conosciuto a livello internazionale come il co-produttore olandese di Men on the Bridge [+leggi anche:
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intervista: Asli Özge
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di Asli Özge, che ha prodotto tramite la sua società con sede ad Amsterdam e Istanbul, Kaliber Film. È ormai entrato nell'arena della regia con il film documentario Young Wrestlers [+leggi anche:
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, presentato in anteprima mondiale nella sezione Generation Kplus della Berlinale e vincitore di una Menzione Speciale.

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Il film narra di alcuni ragazzi dodicenni che si preparano per una gara di lotta nell'olio turca, sport che ha guadagnato attenzione internazionale negli ultimi anni grazie ai social media. I ragazzi vivono, studiano e si allenano tutti nel Wrestling Training Centre di Amasya, città dell'Anatolia centro-settentrionale, insieme ad altri giovani di età compresa tra i 10 e i 18 anni.

Per lo più provenienti da villaggi poveri, i bambini vengono separati dalle loro famiglie per la prima volta. Per alcuni è difficile, come per Baran, un ragazzo senza madre con un problema di peso che si intrufola nella sala insegnanti per telefonare a suo nonno, mentre per altri, come il super-talentuoso Beytullah, il vero problema è la salute, che potrebbe impedirgli di diventare un campione. Assistiamo alla loro routine quotidiana, con gli allenatori che li spronano non solo in termini di esercizio fisico, illustrando loro la finezza dello sport, ma anche assicurandosi che non rimangano indietro con i loro studi - un brutto voto in matematica o in lingue potrebbe significare l'espulsione dal centro di formazione.

Una sensazione di cameratismo, lievemente in contrasto con la competizione, pervade il film e questo vale anche per gli allenatori - sono sensibili alle esigenze dei ragazzi e alla delicata situazione in cui si trovano. Gümürhan modella il film come un documentario d'osservazione, catturando momenti rivelatori e mantenendo sempre il quadro generale in mente.

È probabilmente vero che lo sport abbia attirato l'attenzione internazionale soprattutto per le sue implicazioni omosessuali (basta guardare un qualunque video di YouTube con "lotta turca nell'olio" nel titolo), ma il film non tratta l'argomento. In primo luogo, i ragazzi, il cui concorso si svolge a margine dell'evento principale, non lottano ricoperti da olio d'oliva, come le loro controparti adulte, quindi ad un occhio inesperto le loro lotte sembrano normali lotte greco-romane. In secondo luogo, questo è uno sport di cui i turchi vanno fieri da secoli, celebrando la sua virilità - e se c'è una vena di omosessualità in tutto questo, è molto meno percettibile di quanto ci sia stato fatto credere di recente.

Young Wrestlers è una co-produzione tra Kaliber Film e la turca Filmalti, e Wide House gestisce i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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