email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM Spagna

Cien años de perdón: Si salvi chi può!

di 

- Daniel Calparsoro realizza un film spettacolare che, mentre diverte, attacca il marciume etico della nostra società in cui tutti, potenti e non solo, sono vittime

Cien años de perdón: Si salvi chi può!
Luis Tosar in Cien años de perdón

Effetto valanga: una semplice rapina in una filiale bancaria a Valencia può scatenare una valanga di conseguenze impreviste e incalcolabili, che mettono in pericolo la presunta stabilità politica di un Paese. Ciò che vediamo e sentiamo ogni giorno nei notiziari, con la corruzione che è diventata un elemento quotidiano che ha smesso di sorprendere e persino di indignare, è l'argomento di base su cui Daniel Calparsoro, con la complicità dello sceneggiatore Jorge Guerricoechevarría (sceneggiatore abituale dei "circhi" del suo vecchio amico Álex de la Iglesia) ha realizzato il suo nono film.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Questo regista quarantottenne che ha iniziato con Salto al vacío basandosi su un linguaggio aspro e alcuni argomenti scomodi, ha man mano addomesticato il suo essere estremo, visibile in titoli quali Pasajes, A ciegas e Asfalto per arrivare, dopo aver flirtato con il genere bellico - Guerreros - e la suspense - Ausentes [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
- a film più consoni al genere in cui si sente più a suo agio: il thriller. Basta rivedere i suoi precedenti Invasor [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
e Combustión [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, per constatare che il suo mondo è l'azione, il testosterone e l'intrigo. Tutto questo torna a mescolarsi in questo To Cien años de perdón [+leggi anche:
trailer
intervista: Daniel Calparsoro
scheda film
]
 ovvero la sua versione di Quel Pomeriggio Di Un Giorno Da Cani: un gruppo di uomini entra in una banca -di Valencia, la capitale spagnola della corruzione- per derubarla, ma quando la rapina si complica e viene scoperta dalla polizia, la banda prende in ostaggio dipendenti e clienti.

Tutto segue il consueto corso di un crimine di questo tipo, finché non si scopre che una cassaforte dell'edificio contiene documenti compromettenti. Così, ciò che sembrava di competenza della polizia locale, inizia ad assumere dimensioni più grandi, raggiungendo Madrid e le alte sfere politiche... sembra vero, no? Noi spagnoli facciamo colazione ogni mattina con una notizia di questo disgustoso colore: un imprenditore arrestato, un politico accusato o una banca fraudolenta. Viviamo in tempi oltremodo corrotti: la crisi ci ha trasformato in bestie assetate di denaro, potere e inganno. E, come i personaggi di questo film, cerchiamo solo di uscire da questo campo di battaglia con meno danni possibile.

Calparsoro ha girato un film con troppi personaggi, impantanati in una trama in sintonia con la rabbia sociale che film come Storie Pazzesche [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
 o, in modo più assurdo, Murieron por encima de sus posibilidades [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Isaki Lacuesta
scheda film
]
, hanno già trasformato in un sottogenere: reagire con violenza di fronte a una situazione di perdita di valori che non sembra toccare il fondo. E se il film di Isaki Lacuesta poteva vantare un cast di lusso, Cien años de perdón non ne è all'altezza: Luis Tosar, Raúl Arévalo, José Coronado, Miriam Álvarez, Rodrigo de la Serna, Patricia Vico, Joaquín Climent e Luis Callejo intervengono qui con ruoli più o meno sgargianti.

La musica epica di Julio de la Rosa, la fotografia metallizzata di Josu Inchaustegui e l'agile montaggio di Antonio Frutos uniscono le forze per dare brio a questo thriller che mostra un po' la corda quando più personaggi del mondo della politica salgono alla ribalta. Eppure, allo spettatore appare chiaro che, come accade nella vita, non ci si può più fidare di nessuno.

Cien años de perdón è una produzione Vaca Films, Morena Films e Invasor Producción AIE in co-produzione con Kramer&Sigman Films, Mare Nostrum Productions e Telefónica Studios; in collaborazione con Fox International Productions con la partecipazione di Mediaset, Movistar Plus+ e Telefe; con il sostegno di Eurimages, ICAA, INCAA e Ibermedia. Le vendite internazionali sono gestite da Film Factory.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy