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BERGAMO 2016

Bergamo Film Meeting 2016: l’Europa, adesso

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- La 34ma edizione, dal 5 al 13 marzo, propone 7 film europei nel concorso riservato ai nuovi autori e omaggi a Shane Meadows, Jasmila Žbanić e Petr Zelenka, tutti presenti durante la rassegna

Bergamo Film Meeting 2016: l’Europa, adesso
The Wall (Mur) di Dariusz Glazer

Europe, Now! è intitolata una sezione del programma della 34ma edizione di Bergamo Film Meeting (5-13 marzo), ma in realtà l’intero festival, sostenuto e promosso dall’Unione Europea attraverso il sottoprogramma MEDIA di Europa Creativa, parla del Vecchio Continente. A cominciare dal concorso, riservata ai nuovi autori, che vede in competizione lungometraggi inediti in Italia provenienti da 7 Paesi.

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The Wall [+leggi anche:
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(Mur) è un’opera prima firmata da Dariusz Glazer, che affronta il tema del conflitto di classe in Polonia attraverso un giovane ambizioso con la voglia di riscatto. Home Care [+leggi anche:
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intervista: Slávek Horák
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(Domácí péče, coproduzione tra Repubblica Ceca e Slovacchia) di Slávek Horák, parla di malattia e morte con i toni della commedia, protagonista un’infermiera a domicilio in una cittadina della Moravia. 2 Nights Till Morning [+leggi anche:
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intervista: Mikko Kuparinen
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(2 yötä aamuun, Finlandia, Lituania) di Mikko Kuparinen vede la star canadese Marie-Josée Croze, premiata a Cannes nel 2003 per l’interpretazione ne Le invasioni barbariche [+leggi anche:
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, nei panni di un architetto francese in viaggio di lavoro a Vilnius che incontra un dj finlandese. Dust Cloth [+leggi anche:
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intervista: Ahu Öztürk
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(Toz Bezi, Turchia, Germania, 2015) di Ahu Öztürk è unl’altra opera prima sul conflitto di classe: in questo caso protagoniste sono due donne delle pulizie di origine curda che vivono nella periferia di Istanbul, sulla sponda asiatica della città.

Enclave [+leggi anche:
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(Enklava, Serbia, Germania), di Goran Radovanović, osserva il Kosovo del 2004, cinque anni dopo la guerra, con gli occhi di un bambino serbo, che va a scuola accompagnato dai soldati con il carrarmato, ed è l’unico allievo di quella etnia tra bambini kosovari albanesi. E ancora Parasol [+leggi anche:
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del regista belga Valéry Rosier, al suo primo lungometraggio dopo numerosi premi per i suoi corti: il suo film selezionato in concorso è una commedia amara sulla solitudine ambientata nello spazio-tempo sospeso di Palma di Majorca. Thirst [+leggi anche:
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intervista: Svetla Tsotsorkova
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(Jajda) infine, della bulgara Svetla Tsotsorkova, è un’opera prima itima e autobiografica su una famiglia che sbarca il lunario con il servizio di lavanderia per gli hotel.

La citata sezione Europe, Now! vedrà invece la presenza di tre ospiti d’eccezione: il regista britannico ormai di culto Shane Meadows, conosciuto soprattutto per This Is England [+leggi anche:
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, di cui il festival propone l’intera filmografia, inclusi rari cortometraggi realizzati da giovanissimo; la cineasta bosniaca Jasmila Žbanić, anche lei omaggiata con corti e lunghi che l’hanno resa una delle voci più rappresentative del cinema balcanico, da Grbavica [+leggi anche:
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intervista: Barbara Albert
intervista: Jasmila Zbanic
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al recente One Day in Sarajevo [+leggi anche:
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intervista: Jasmila Žbanić
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; Petr Zelenka, tra i registi cechi più premiati a livello internazionale, con una personale completa, incluso Lost in Munich [+leggi anche:
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intervista: Petr Zelenka
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, eletto miglior film 2015 dall’Accademia Ceca di Cinema e Tv, sulla Conferenza di Monaco del 1938 rivisitata con il linguaggio della satira, proprio di questo autore.

Completano il programma del festival diretto da Angelo Signorelli, affiancato da Chiara Boffelli e Fiammetta Girola (con un nuovo presidente, il regista Davide Ferrario) una retrospettiva dedicata a Miklós Jancsó, il regista ungherese che scandalizzò il Festival di Cannes nel 1975 con Vizi privati, pubbliche virtù, e un omaggio ad Anna Karina che include 4 film di Jean-Luc Godard, oltre a quelli interpretati per Luchino Visconti, Rainer Werner Fassbinder, Jacques Rivette. E infine “Visti da vicino”, sezione dedicata a corti, medi e lunghi e che propone tra l’altro 15 documentari selezionati tra gli oltre 300 arrivati, che da quest’anno saranno in competizione per un premio assegnato, come per il concorso ufficiale, dal pubblico del festival.

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