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FINANZIAMENTI Svezia

Lo svedese (e francese) Zlatan adesso segna al cinema

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- Lo Swedish Film Institute procederà al finanziamento di quattro documentari, tra cui il biopic di Fredrik e Magnus Gertten sul calciatore svedese Zlatan Ibrahimovic

Lo svedese (e francese) Zlatan adesso segna al cinema
Becoming Zlatan di Fredrik e Magnus Gertten

Dopo cinque giorni nelle sale con la svedese TriArt, il documentario dei registi svedesi Fredrik e Magnus Gertten Becoming Zlatan - biopic sul calciatore svedese Zlatan Ibrahimovic, di origine bosniaco-croata - ha superato le 32.000 presenze.

Ora, la produzione Margarete Jangård e Lennart Ström per WG Film ha ricevuto un finanziamento di produzione dallo Swedish Film Institute, che supporterà quattro documentari. La maggior parte del finanziamento (€215.000) è andata alla storia di Ibrahimovic, che fa luce sulla sua vita prima di diventare noto come "Ibra" alla maggior parte del mondo del calcio. Oggi gioca per il PSG in Francia.

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Prodotto con la svedese Auto Images, con Key Docs per i Paesi Bassi e Indyca Films per l'Italia, Becoming Zlatan segue da vicino il calciatore dal suo debutto con la svedese Malmö FF fino alla sua svolta con la Juventus in Italia nel 2005. "Non sei niente finché non hai successo a livello internazionale," gli disse suo padre quando aveva 18 anni.

Il film di formazione, che descrive il percorso complicato di questo giovane, talentuoso e tormentato giocatore che diventa finalmente una superstar nel mondo del calcio internazionale, comprende rari filmati di repertorio in cui un giovane Zlatan parla apertamente della sua vita e delle sfide che ha affrontato. Troviamo inoltre interviste con icone del calcio del calibro di Marco van Basten, Ronald Koeman e Fabio Capello.

Il pacchetto di supporto dell'istituto sostiene anche Rikard della regista svedese Julia Stanislawska, che raffigura l'attore-cantante svedese Rikard Wolff tramite il mondo musicale di Edith Piaf e Jacques Brel, indagando anche il fenomeno del "fan". Come vivi la tua vita da uomo estremamente ammirato e come si fa a sopravvivere da ammiratore? La Stanislawska ha scritto e produrrà il film per la sua società.

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dello svedese Steffan Strandberg si basa sulle sue esperienze di crescita con una madre alcolizzata e comprende filmati girati in 8mm da suo padre. Visto attraverso gli occhi di un undicenne, e imperniato su una notte in cui tutto cambia, il film sarà prodotto dalla norvegese Indie Film (Carsten Aanonsen) e dalla svedese Fasad (Juan Pablo Libossart e Erik Gandini).

Infine, l'istituto ha sostenuto la svedese AMP Film, co-produttrice di Notes on Blindness [+leggi anche:
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intervista: James Spinney, Peter Middl…
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dei registi britannici Peter Middleton e James Spinney, dalla londinese Archer’s Mark. Si basa sugli audio diari del teologo britannico John Hull, divenuto completamente cieco nel 1983 e che, in più di 16 ore di registrazioni nell'arco di tre anni, consegna una testimonianza su perdita, rinascita e rinnovamento.

Nei Paesi nordici, i documentari non attirano più solo un pubblico di nicchia al cinema. In Norvegia, Doing Good di Margreth Olin - incentrato su un uomo con poteri straordinari nel villaggio di Snåsa, che 50.000 persone vengono a vedere - ha ormai superato i 154.000 biglietti. In Finlandia, Tale of a Lake di Marko Röhr, su miti, leggende e vecchie credenze che circondano le migliaia di laghi per i quali la Finlandia è famosa, ha finora venduto 120.000 biglietti, ottenendo il sesto posto delle classifiche settimanali.

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(Tradotto dall'inglese)

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