email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FESTIVAL Svizzera

Il Festival Internazionale del Film di Friburgo celebra le donne

di 

- Per la sua 30ma edizione il festival comprenderà, oltre alla selezione ufficiale, una ricca serie di sezioni parallele, dibattiti, omaggi e una carte blanche dedicata a Geraldine Chaplin

Il Festival Internazionale del Film di Friburgo celebra le donne
Blanka de Kohki Hasei

Il Festival Internazionale del Film di Friburgo (11-19 marzo) svela il suo programma che quest’anno sarà ricco di spunti di riflessione sulla condizione della donna, sulla sua vita intima così come sul suo ruolo all’interno di società non sempre disposte ad accoglierla.

Deliberatamente libero, il programma di quest’anno comprenderà, oltre alla selezione ufficiale - competizione internazionale lungo e cortometraggi, anche una ricca serie di sezioni parallele (fra le quali la graffiante “Cinéma de genre: plus féroces que les mâles”), dibattiti, omaggi (in particolare quello alla rivoluzionaria attrice e regista statunitense Ida Lupino) e una carte blanche dedicata all’inclassificabile Geraldine Chaplin. Dagli inizi del cinema, passando per le realizzazioni più contemporanee, fino alle rivelazioni di talenti in divenire, un totale di 127 film (di cui 55 prime svizzere) celebrerà la donna in tutta la sua maestosa diversità.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Unica regista europea nella competizione internazionale, l’ucraina Eva Neymann difenderà il suo poetico Song of Songs [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, accompagnata da un folto gruppo di coproduzioni svizzere ed europee. Fra queste, Yo del messicano Matias Meyer coprodotto da Messico, Svizzera e Canada, Blanka [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Kohki Hasei
scheda film
]
del filippino Kohki Hasei (una coproduzione fra Italia, Filippine e Giappone), che racconta la storia avventurosa di una giovane orfana fra le strade di Manila, The Black Hen [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
primo lungometraggio del nepalese Min Bahadur Bham (prodotto degli sforzi fra Nepal, Svizzera, Germania e Francia). Un primo lungometraggio anche quello dell’israeliana Yaelle Kayam in competizione con il suo intenso Mountain [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Yaelle Kayam
scheda film
]
, una coproduzione israelo-danese.

Tante, tantissime proposte per un festival che grida forte la sua indipendenza.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy