31/05/2016 - Primo ciak il 18 luglio per il nuovo lungometraggio dell’originale cineasta ungherese che adatta Stanislas Lem. Una produzione KMH Film

Il regista György Pálfi

Con cinque lungometraggi, il cineasta ungherese György Pálfi si è fatto una solida reputazione di originalità e talento. Scoperta europea agli European Film Awards e menzione speciale del miglior regista giovane a San Sebastian nel 2002 con Hukkle, aveva poi stupito la Croisette nel 2006 con Taxidermie [+leggi anche:
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scheda film] al Certain Regard, prima di firmare I Am Not Your Friend (in competizione a Karlovy Vary nel 2009), il sorprendente film collage Final Cut - Mesdames et messieurs [+leggi anche:
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intervista: Gyorgy Palfi
scheda film] (che aveva chiuso Cannes Classics nel 2012) e Free Fall [+leggi anche:
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scheda film] (premio speciale della giuria, premio del miglior regista e Label Europa Cinemas a Karlovy Vary nel 2014). Dopo la battuta d’arresto dell’ambizioso progetto Toldi, Pálfi tornerà il 18 luglio sul set con il suo sesto lungometraggio: His Master's Voice [+leggi anche:
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scheda film] (titolo provvisorio: The Voice).

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Scritta da Zsofia Ruttkay, Gergely V. Nagy e il regista, la sceneggiatura è un adattamento del romanzo La voce del padrone (1968) del polacco Stanislaw Lem, autore che ha già ispirato al cinema Solaris (di Andreï Tarkovski e di Steven Soderbergh) e The Congress [+leggi anche:
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scheda film] di Ari Folman. L'intreccio è centrato su un giornalista trentenne ungherese che non ha mai conosciuto suo padre, il quale ha disertato negli Stati Uniti negli anni ‘70 per poi sparire nel nulla. Prossimo a metter su famiglia, il protagonista decide di partire alla ricerca del suo genitore. Quest’ultimo, scienziato, lavorava in un gruppo di ricerca che studiava le "voci" provenienti dallo spazio, in cerca di prove di forme di vita extra-terrestri intelligenti...

Attualmente in fase conclusiva di casting, His Master's Voice è prodotto da Ferenc Pusztai per KMH Film e coprodotto da Michael A. Dobbin per la società canadese Quiet Revolution Pictures. Ricordiamo che il progetto si era aggiudicato il Premio Arte International al Villaggio delle Coproduzioni del Festival del Cinema Europeo di Les Arcs 2014 ed è stato anche appoggiato dal Torino Film Lab. La distribuzione nelle sale ungheresi sarà affidata a Vertigo Media e le vendite internazionali sono guidate dall’Hungarian National Film Fund (che sostiene anche il film in produzione).

(Tradotto dal francese)