Il fiume ha sempre ragione: Silvio Soldini tra gli artigiani delle parole
- Il nuovo documentario del regista entra nelle botteghe di due artisti tipografi dove si creano gioielli editoriali unici. Premio del pubblico al Biografilm di Bologna
Avete mai visto, passo dopo passo, come si confeziona un libro fatto a mano? O come da grandi fogli di carta, caratteri in piombo e telai, stampi, vernici e fili passati nella cera, nascano dei veri e propri gioielli editoriali? E’ in un mondo antico, denso, fatto di materia e passione che ci introduce Il fiume ha sempre ragione [+leggi anche:
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scheda film], il nuovo documentario di Silvio Soldini presentato al Biografilm Festival di Bologna (10-20 giugno 2016), dove ha conquistato il Premio del pubblico. Il mondo di Alberto Casiraghy e Josef Weiss, due artisti-artigiani, il primo stampatore di piccoli e preziosi libricini di poesie e aforismi, il secondo grafico e restauratore di libri, uno con bottega in Brianza, l’altro nel Canton Ticino, tra gli ultimi pochi eredi di Gutenberg e della stampa a caratteri mobili.
“Tra i giorni e le cose di Alberto e Josef”, recita il sottotitolo del film. Le botteghe dei due artigiani sono in effetti stracolme di cose, oggetti, strumenti, ne ascoltiamo i suoni, sembra di sentirne anche gli odori. Soldini passa da un laboratorio all’altro con discrezione, garbatamente, come garbati sono i due protagonisti: il loro modo di parlare, raccontare, spiegare la loro arte e mostrarne i dettagli, ha un che di ipnotico, rasserenante. Un mondo a parte, fatto di qualità e attenzione, di piccole imperfezioni anche, straordinariamente rétro, tanto che all'inizio questi due devoti artigiani che si ostinano a utilizzare macchinari vecchi di secoli suscitano nello spettatore un sorriso diffidente, perché – ci diciamo – bisogna pur vivere nel presente, il progresso, la tecnologia… E invece no, di coltivare la bellezza non bisognerebbe smettere mai, e quelli che vediamo produrre in questo doc sono oggetti eccezionalmente belli.
“Sono entrato in punta di piedi e mi sono messo in un angolo a osservarli, a cercare di capire, per arrivare a cogliere la poesia dei loro gesti”, spiega Soldini. “Il fascino per il loro lavoro e per il modo in cui lo affrontano è stata la molla iniziale, ma solo adeguandomi al loro ritmo ho capito la forza del loro rapporto con la vita, che li fa essere personaggi straordinari, nella loro apparentemente umile e profonda umanità”. Fascino, poesia, umanità: le stesse cose che trasuda questo documentario – un omaggio alla magia delle parole, del pensiero e alla creatività – che scorre lento come un fiume e dal quale bisogna farsi dolcemente trasportare.
Il fiume ha sempre ragione è prodotto dalla svizzera Ventura Film, che ne cura anche le vendite internazionali.
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