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BRUSSELS FILM FESTIVAL 2016

Viva: una celebrazione dell'amore e della vita

di 

- Il regista Paddy Breathnach esplora il conflitto tra la ricerca della propria identità e le aspettative familiari attraverso la lotta di una giovane drag queen

Viva: una celebrazione dell'amore e della vita
Héctor Medina in Viva

Proiettato in competizione al Brussels Film FestivalViva [+leggi anche:
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 è una produzione irlandese ambientata a L’Avana, Cuba, diretta da Paddy Breathnach. Dopo alcune riprese della città dall'alto, il pubblico viene subito portato nel cuore del film: un drag club gestito da Mama (Luis Alberto García). Lì incontriamo il protagonista, Jesús (Héctor Medina), un giovane che lotta duramente per mantenersi sistemando parrucche e truccando le drag queen. Il mondo del drag club è colorato e affascinante, ma ciò che attira immediatamente la nostra attenzione a livello emotivo sono i primi piani di Jesús mentre guarda le drag queen esibirsi, gli occhi pieni di desiderio. Quando gli viene finalmente data l'opportunità di fare un'audizione e alla fine esibirsi sul palco, suo padre, Angel (Jorge Perugorría), un ex pugile famoso sparito da quando Jesús aveva tre anni, ricompare improvvisamente durante una delle sue performance e lo colpisce in faccia. Angel si trasferisce quindi nella casa in cui Jesús vive da solo dalla morte di sua madre, e proibisce a Jesús di esibirsi di nuovo, prendendo possesso così di ogni aspetto della sua vita. Attraverso la lotta tra padre e figlio per scendere a compromessi di fronte a questo conflitto e risolvere tutte le frustrazioni che si sono accumulate nel corso degli anni, il pubblico è invitato a riflettere sull'importanza di trovare la propria identità e su come bilanciarla con gli obblighi e le aspettative imposti dalla famiglia o dalla società.

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Le performance Drag sono senza dubbio un elemento molto importante di Viva, in quanto sono al centro della storia e forniscono al personaggio un mezzo per crescere: a ogni esibizione, il personaggio drag di Jesús, Viva, diventa più forte, ma anche più sincero e vulnerabile con se stesso e con il pubblico. L'interpretazione emotivamente carica di Medina e la scelta registica di Breathnach di non sottotitolare i testi delle canzoni consentono al pubblico di immergersi completamente nel momento, vedere e provare le stesse cose di Viva. Inoltre, le canzoni che Jesús sceglie di cantare durante le sue esibizioni, che sono numeri tratti dai vecchi dischi lasciati da sua madre, non solo danno al pubblico ulteriori informazioni sul suo passato e sul suo carattere, ma lo portano anche avanti spingendo lui e suo padre ad aprirsi l'uno con l'altro.

Per essere uno straniero che realizza un film a Cuba, Breathnach ha fatto un buon lavoro nel ritrarre l'isola in modo autentico. A causa delle sue risorse limitate, ma soprattutto perché Breathnach ha praticato molto efficacemente l'arte della ristrettezza – astenendosi dalla sovra-illuminazione o dall'usare colori troppo sgargianti – il pubblico ha la possibilità di vedere L'Avana, e non solo attraverso un filtro romantico. Tuttavia, L'Avana rimane non molto più di un bellissimo sfondo su cui si svolge la storia. Mentre funziona per la storia di Viva, il pubblico più familiare con la storia di Cuba si chiede se alcune opportunità di includere più storie e personaggi di Cuba siano andate perse. Ciononostante, Viva è un film potente che celebra l'amore per se stessi, la famiglia e la vita stessa, che tocca le corde del pubblico fino all'ultimo momento, ed è una storia molto importante in quanto il tema dell'identità sessuale è oggi discusso in tutto il mondo.

Il film è prodotto da Treasure Entertainment, ed è distribuito in Spagna, Francia, Stati Uniti e Messico rispettivamente da Betta PicturesARP Sélection, Magnolia Pictures e Canibal Networks.

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(Tradotto dall'inglese)

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