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ROMA 2016

In guerra per amore, Forrest Gump sbarca in Sicilia

di 

- Pif dirige e interpreta una commedia drammatica di ambientazione storica, uno dei titoli di pre-apertura della Festa del Cinema di Roma

In guerra per amore, Forrest Gump sbarca in Sicilia
Pif e Andrea Di Stefano in In guerra per amore

Il primo selfie della storia lo ha fatto nel 1943 un giovane cameriere italiano a New York, almeno nella finzione filmica di In guerra per amore [+leggi anche:
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, di Pierfrancesco Diliberto-Pif, uno dei titoli di pre-apertura della Festa del Cinema di Roma. L’autore e volto televisivo 44nne dirige e interpreta il protagonista Arturo, il cameriere del selfie, in una commedia drammatica di ambientazione storica. Siamo nel 1943, Arturo è innamorato della bella conterranea Flora (Miriam Leone) che però è promessa al figlio di un boss mafioso newyorkese. Per chiedere la mano della ragazza direttamente al papà, che vive in un paesino in Sicilia, Arturo non può far altro che arruolarsi nell’esercito USA che si appresta a sbarcare proprio nell’isola per combattere il nazifascismo.

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Incaricato di rintracciare il tenente Philip Catelli (Andrea Di Stefano), che porta informazioni top secret, il soldato semplice Arturo viene letteralmente calato da un elicottero in Sicilia in sella ad un asino. Da lì inizia una serie di avventure che porteranno il protagonista un po’ naif e la sua love story ad attraversare la Storia con la s maiuscola, come una sorta di Forrest Gump (esplicitamente citato nell’ultima scena) o l’Alberto Sordi del film premio Oscar di Mario Monicelli La Grande Guerra. Pif ha sviluppato un’efficace maschera da ingenuo, quasi un fool shakespiriano, che ha il merito di poter raggiungere facilmente le giovani generazioni che frequentano le sale cinematografiche, comunicando idee potenti ed elevate.

Questa idee riguardano qualcosa che è stato ormai storicamente documentato in tutta la sua drammaticità: lo sbarco delle forze alleate in Italia nel 1943 nacque da un patto di stretta alleanza tra gli Stati Uniti e la mafia siciliana, iniziato con la collaborazione di Lucky Luciano, uno dei capi riconosciuti della malavita americana. Bisognava infatti suscitare nella popolazione sentimenti favorevoli agli alleati, raccogliere informazioni, trovare insomma la strada spianata con l’aiuto di quella rete criminale il cui potere Mussolini aveva fortemente limitato. I mafiosi furono ricompensati con ruoli politici rilevanti, e tra loro c’erano i futuri capi di Cosa Nostra.Questa alleanza ha segnato profondamente il futuro di tutto il Paese. Il film di Pif è rafforzato inoltre proprio da un documento reale, ritrovato di recente a Londra, e che viene mostrato alla fine del film: il “rapporto Scotten”, che dimostra come alcuni americani avessero la percezione della pericolosità di questo “patto col diavolo”.

Pif rinnova il suo impegno iniziato con l’esordio La mafia uccide solo d'estate [+leggi anche:
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intervista: Pierfrancesco Diliberto
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del 2013, scritto anch’esso assieme a Michele Astori e Marco Martani, un film che ricostruisce la sanguinosa stagione criminale dagli anni ’70 ai  90 a Palermo. In guerra per amore è una sorta di prequel, girato anch’esso con toni ironici e paradossali, affidati anche ai molti attori caratteristi siciliani del film. Non si arriva alla grandezza corrosiva di un maestro come Ettore Scola, a cui è dedicato questo film, ma certamente Pif ha una grande capacità di “arrivare” con leggerezza al suo pubblico.

In guerra per amore è prodotto da Wildside con Rai Cinema e arriva nelle sale italiane il 27 ottobre con 01 Distribution.

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