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ARRAS 2016

Paula: "Come nessuna donna aveva mai dipinto"

di 

- Il tedesco Christian Schwochow fa il ritratto di un’artista d'avanguardia e femminista che lotta per creare nella Germania di inizio XX secolo

Paula: "Come nessuna donna aveva mai dipinto"
Carla Juri in Paula

"Parliamo un po’ del tuo futuro. Hai 24 anni. Ti ci vuole un progetto che non sia troppo stravagante. O ti trovi un marito e potrai dipingere per il tuo piacere se lui è d’accordo. O devi trovarti un lavoro, insegnante o governante. Non sarai mai un’artista eccezionale e una donna non può essere pittrice". Siamo nel 1900, in Germania, ma la donna destinataria di questo discorso paterno non è affatto d’accordo perché crede profondamente nel suo destino di artista. Ed è il suo percorso, ispirato alla vita vera della tedesca Paula Modersohn-Becker che fu all’avanguardia del movimento espressionista del suo paese, che ha scelto di raccontare Christian Schwochow in Paula [+leggi anche:
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, suo quarto lungometraggio dopo November Child [+leggi anche:
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(2008), Cracks in the Shell [+leggi anche:
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(2011) e West [+leggi anche:
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(2013). Svelato sulla Pizza Grande a Locarno, il film è stato presentato in competizione al 17° Arras Film Festival, manifestazione che aveva già messo in vetrina le due opere precedenti del regista e la cui finestra professionale, gli Arras Days, aveva assegnato a Paula una borsa di aiuto allo sviluppo nel 2013.

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Incarnata dall’eccellente attrice svizzera Carla Juri (ammirata in Someone Like Me [+leggi anche:
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e Wetlands [+leggi anche:
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intervista: David Wnendt
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, Shooting Star 2013 dell'European Film Promotion), Paula prende dunque il suo cavalletto, i suoi pennelli e i suoi bagagli e si trasferisce a Worpswede, una colonia di artisti impiantata in Bassa Sassonia, in campagna. Lì conosce Clara (Roxanne Duran), altra allieva pittrice in questa comunità diretta da uomini, in particolare dall’aggressivo Fritz Mackensen (Nicki von Tempelhoff) che passa il tempo a sminuire Paula ("le sue impressioni sono l’espressione della sua mancanza di tecnica", "la sua mela sembra un cavolo", "lei non è altro che una piccolo borghese viziata, le donne non sono creative in niente, tranne che per fare figli"). Ma Paula gli tiene testa e mostra un carattere molto determinato pur essendo gioviale e leggeremente eccentrico. Scegliendo i propri modelli tra i poveri dei dintorni, la donna segue la sua strada senza curarsi dell’opinione altrui. E trova presto il sostegno del poeta Rainer Maria Rilke (Joel Basman) che sposa Clara, ma anche quello del pittore Otto (Albrecht Schuch), un vedovo gentile con cui si sposa lei.

Passano cinque anni e lo stile pittorico di Paula è sempre del tutto incompreso. Privata di ogni vita sessuale da Otto che critica il suo lavoro ("mani come cucchiai, nasi come pistoni ed espressioni da cretino"), raggiunge a Parigi Clara e Rilke. Mantenuta finanziariamente a distanza da suo marito, vi scopre la vita bohémienne, le lezioni alle Belle Arti, l’amore fisico, e vi perfeziona la sua arte. Ma Otto l'ama ancora e subisce pressioni per far internare Paula, che sfida a suo modo questo mondo dominato dagli uomini...

Con Paula, Christian Schwochow firma un film di fattura molto classica che deve molto all’energia della sua interprete principale e che non manca di eleganza nella messa in scena (in particolare nelle superbe sequenze nella natura). Scritta da Stefan Kolditz e Stephan Suschke, la sceneggiatura non evita pertanto le trappole della caricatura dell’ambiente artistico e della Parigi popolare dell’epoca, e ci avrebbe sicuramente guadagnato ad essere più breve. Resta il fatto che il percorso e la lotta di Paula Modersohn-Becker per esistere artisticamente e far riconoscere il suo talento originale è un materiale cinematografico che ha un suo interesse storico e femminista imprescindibile.

Prodotto dai tedeschi di Pandora, Paula è stato coprodotto dalla società francese Alcatraz Films. Venduto nel mondo da The Match Factory, il film sarà lanciato in Francia il 1° marzo 2017 da Happiness Distribution.

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(Tradotto dal francese)

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