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LOCARNO 2017 Cineasti del presente

3/4: uno studio famigliare sincero e toccante

di 

- LOCARNO 2017: Il primo lungometraggio di finzione del bulgaro Ilian Metev esplora le difficoltà delle relazioni con i nostri cari

3/4: uno studio famigliare sincero e toccante
Mila Mikhova in 3/4

Cinque anni dopo l’eccellente accoglienza riservata al suo documentario, Sofia’s Last Ambulance [+leggi anche:
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, il regista bulgaro Ilian Metev tenta la strada della finzione nel suo nuovo progetto, 3/4 [+leggi anche:
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, in mostra nella sezione Cineasti del presente al 70o Festival del Film Locarno (dal 2 al 12 agosto). Il film, una toccante e compiuta esplorazione delle relazioni familiari, fa uso di mezzi davvero minimi allo scopo di restituire la complessità della comunicazione tra fratelli e sorelle o con i propri genitori.

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La sceneggiatura scritta dal regista insieme a Betina Ip segue Mila (Mila Mikhova), una giovane pianista che sogna di passare un’audizione che le permetterebbe di trasferirsi in Germania e proseguire lì i suoi studi. Adolescente timida e introversa, crolla quasi sotto il peso della pressione. Niki (Niki Mashalov), suo fratello minore, non le è particolarmente d’aiuto, facendo di tutto per infastidirla e distrarla. Nel frattempo il padre Todor (Todor Velchev), un professore di fisica, mostra più entusiasmo nel discutere complicate teorie che per i propri figli.

Al centro di questo triangolo, Metev trova un comodo spazio dal quale studiare le relazioni, le aspettative e le tipiche contraddizioni di azioni e reazioni verso i nostri (non sempre) cari. Con pochi personaggi secondari, la storia dimostra come possiamo influenzare chi ci circonda con parole gentili e un’attitudine positiva, come l’insegnante di pianoforte di Mila (Simona Genkova), o con scherzi e trovate pericolosamente assurde, come il compagno di scuola di Niki, Kalo (Kaloyan Georgiev). È una famiglia disfunzionale quella di Mila? Certamente no. Ma è la famiglia perfetta? Esiste una famiglia che lo sia? Tra queste due inafferrabili estremità, tutto può succedere e tutto, in effetti, succede. Sull’ambiente familiare cala anche un’ombra misteriosa quando viene nominata una figura materna che non compare mai, e la sua vistosa assenza conferisce una nuova dimensione alle pressioni di questa famiglia e alle sue lotte quotidiane.

Montato da Metev stesso e girato da Julian Atanassov, 3/4 è costituito da elementi semplici come un film di finzione può fare, senza diventare un documentario. Una telecamera discreta e una recitazione estremamente naturale spinge il pubblico al centro di questo curioso trio, dando quasi l’impressione del voyerismo. Emozioni così naturali di solito non si vedono da fuori, e invece qui ce le troviamo di fronte. Ci sono momenti in cui la vita stessa sembra dispiegarsi sullo schermo, superando i confini tra realtà e finzione. In una scena cinematografica nazionale generalmente più interessata alle grandi tematiche, passare del tempo con questa famiglia di tre persone è un’esperienza gratificante, allo stesso tempo personale e universale.

3/4 avrà successo in Bulgaria? Difficilmente; il suo approccio è forse troppo semplice per interessare un pubblico più abituato al fracasso dei blockbuster hollywoodiani. Ma Mila, Niki e Todor si troveranno sicuramente a casa nei festival dedicati al cinema d’essai. Oltre che nei nostri cuori, dove sono di famiglia. 

3/4 è stato prodotto dalla Chaconna Films (Bulgaria) di Metev e dalla Sutor Kolonko (Germania). Artscope, etichetta della Memento Films, gestirà le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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