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LOCARNO 2003 Anticipazioni

Un Pardo ribelle e provocatorio

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- Dal 6 al 16 agosto la 56ma edizione. In programma, Cinema & jazz, la produzione cubana, il premio alla carriera a Ken Loach, i film nordici e tanto cinema italiano

Un festival che si perfeziona, quello di Locarno che nella sua 56ma edizione, prevista dal 6 al 16 agosto prossimo, si prevede ricchissimo. Sebbene ancora non siano stati annunciati i film partecipanti alla competizione internazionale, il presidente del festival Marco Solari, la direttrice Irene Bignardi e la vice-direttrice Teresa Cavina, hanno però messo l’accento su alcune delle sezioni della rassegna. “Il festival cresce” ha detto Solari “anche e soprattutto per i suoi contenuti”. Saranno proprio le diverse sezioni del festival, che quest’anno dedicherà una giornata ai Diritti Umani, a sottolineare questa forza che, ha aggiunto il presidente, fanno di Locarno “un festival intelligentemente ribelle e provocatorio se necessario”. A partire dalla retrospettiva curata da Franco La Polla “Cinema & Jazz”, arti che tanto perfettamente interpretano l’esperienza del Moderno e la cui commistione ha ispirato pellicole biografiche come The Glenn Miller Story e Lady Sings the Blues, o più genericamente storiche come New Orleans; per arrivare alla celebrazione di Friederich Durrenmatt, uno dei massimi scrittori del secolo al quale oltre ad una mostra di dipinti sarà dedicata anche una rassegna cinematografica, nella quale spiccherà il film poco conosciuto La più bella serata della mia vita interpretato da Alberto Sordi e ispirato ad un racconto dell’autore bernese.
Ma sotto le luci del festival svizzero ci saranno anche le giovani leve, questa volta argentine con la sezione ‘Los Argentinos Juniores una novità assoluta: il progetto triennale “Porte Aperte-I produttori europei incontrano il cinema del mondo” che quest’anno prenderà le mosse da Cuba.
Restano le sezioni “storiche” come ‘Cineasti del presente'Pardi di Domani’, che tanta linfa vitale hanno saputo dare nel tempo al cinema internazionale. Oltre all’annuncio di alcuni dei nomi eccellenti della giuria della competizione internazionale, gli italiani Stefania Rocca e Niccolò Ammaniti, è stata anche confermata la consegna del Pardo d’Onore al cineasta inglese Ken Loach.
Un titolo solo, ed italiano, rivelato tra quelli previsti dal programma destinato al pubblico di “Piazza Grande”: Mio cognato, secondo lungometraggio del regista barese Alessandro Piva, con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini.

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