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SITGES 2017

Muse: maledette muse ispiratrici!

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- Nel suo nono e terrificante film, Jaume Balagueró traspone il romanzo La dama número 13 di José Carlos Somoza, per scandagliare i lati più oscuri della creazione artistica

Muse: maledette muse ispiratrici!

Tante sorprese riserva il nono lungometraggio diretto da Jaume Balagueró (Lleida, 1968), venerato cineasta specializzato nel genere fantastico cui si devono gli spaventi dei tre capitoli della serie REC [+leggi anche:
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intervista: Jaume Balagueró, Paco Plaza
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(due di questi co-diretti con Paco Plaza), Mientras duermes [+leggi anche:
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o Frágiles [+leggi anche:
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. Se già in quest’ultimo (con l’attrice americana Calista Flockhart) come nel precedente Darkness [+leggi anche:
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ha potuto contare su un cast artistico internazionale (la canadese Anna Paquin e la svedese Lena Olin), anche qui, come protagonisti di Muse [+leggi anche:
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, si è avvalso di interpreti stranieri: la tedesca Franka Potente e il britannico Elliot Cowan, affiancati dalle spagnole Manuela Vellés e Leonor Watling.

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Ma la grande sorpresa sarà (ri)scoprire nel cast due attori di culto: Christopher Lloyd, in un registro diametralmente opposto al caro dottor Emmett Brown della saga Ritorno al futuro, e Joanne Whalley, di cui i più affezionati ricorderanno Willow e Uccidimi due volte.

Un altro momento sorprendente arriva dopo pochi minuti del film, con una morte assolutamente inaspettata per il contesto e il tono che fino a quel momento aveva la narrazione, più tendente al romanticismo che non alla tragedia che stava per arrivare. Quella disgrazia segnerà la vita del professore di letteratura Samuel Solomon (Cowan) che comincerà ad avere incubi su una donna assassinata. Nel suo tentativo di cercare risposte a quelle visioni oniriche, incontrerà una ragazza che sembra godere dello stesso potere (Potente).

In Muse, Balagueró ha adattato – con l’apprezzabile complicità del suo co-sceneggiatore Fernando Navarro – il romanzo La dama número 13 scritto da José Carlos Somoza, portandone la trama originale nel suo universo particolare, dove il morboso e il contorto vanno a braccetto, e riducendo il gruppo di misteriose signore del libro originale a sette. Per inoculare la sua particolare cifra visiva, il catalano abusa ancora una volta dell'impiego dei primissimi piani, utilizza una fotografia contrastante e muove la cinepresa con quel nervosismo che è ormai un marchio di casa.

Tutto questo per parlare – come fa un altro film venduto sempre da Filmax (leggi la news), El autor [+leggi anche:
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intervista: Manuel Martín Cuenca
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di Manuel Martín Cuenca, ma di genere diverso – dei recessi oscuri della creazione e la sua ispirazione, condito il tutto con la necessaria passione, più carnale in questo caso. Senza dare ulteriori indizi sulla trama di un film che è stato presentato al 50º Festival di Sitges, scenario più che adatto per applaudire le follie di Balagueró, resta da sottolineare che, come dice il film, a volte le muse esigono troppo da coloro che sono benedetti dalla loro visita.

Muse è una produzione di Castelao Pictures (Spagna), Fantastic Films (Irlanda), Frakas Productions (Belgio), The Jokers Films (Francia) e MUSEFilm AIE. Filmax lo distribuirà in Spagna il 10 novembre.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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