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Darling: lo spettacolo deve andare avanti, ma a che prezzo?

di 

- Il secondo lungometraggio di Birgitte Stærmose esplora la reazione di una grande artista di fronte a una tragedia professionale e personale

Darling: lo spettacolo deve andare avanti, ma a che prezzo?
Gustaf Skarsgård e Danica Curcic in Darling

La regista danese Birgitte Stærmose presenta il suo secondo lavoro, Darling [+leggi anche:
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, dopo Room 304 [+leggi anche:
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, presentato nel 2011 a Karlovy Vary, e l’acclamato cortometraggio documentario del 2010 Out of Love, nominato agli EFA. Ambientato nel mondo del balletto con un cast scandinavo di altissimo livello, il film (da ieri nelle sale cinematografiche danesi) segue una donna nel fiore degli anni che si trova ad affrontare una tragedia professionale che minaccia di portarle via tutto quello che fa di lei ciò che è.

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Interpretata da Danica Curcic (Silent Heart [+leggi anche:
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), Darling è una ballerina di fama mondiale che fa rientro a Copenaghen al Balletto Reale Danese insieme al marito, il coreografo Frans (Gustaf Skarsgård, uno degli attori svedesi più conosciuti), dopo un periodo di lavoro lungo e fortunato a New York. Insieme al direttore della compagnia, Kristian (Ulrich Thomsen, che ha recitato in innumerevoli film, tra cui Festen di Thomas Vinterberg e Small Town Killers [+leggi anche:
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), che ha lanciato le loro carriere, lavorano a una versione ultramoderna di Giselle.

Ma, durante una prova, Darling si accascia in preda al dolore. La sua anca è andata, il che significa che non sarà più in grado di danzare. Ma lo spettacolo deve andare avanti e così una nuova ballerina viene selezionata per il ruolo di Giselle: la talentuosa e delicata, seppur senza esperienza, Polly (Astrid Grarup Elbo – una vera ballerina del Balletto Reale Danese, nel suo primo ruolo). Frans inizia a lavorare con lei, ma presto si renderà conto che non è allenata come la moglie, né tantomeno impetuosa come lei.

Irritata, frustrata e con un estremo bisogno di colmare il vuoto che il suo handicap ha creato nella sua vita professionale e personale, Darling decide di raccogliere la sfida di allenare Polly, sottoponendola a un eccessivo sforzo fisico, psicologico ed emotivo.

All’inizio non è semplice prendere Darling in simpatia, poiché si comporta come il Sergente Maggiore Hartman di Full Metal Jacket nei confronti di Polly e minaccia di porre fine alla sua relazione con Frans, ma grazie alla bravura della Curcic e all’evoluzione del personaggio messa a punto da Stærmose insieme a Kim Fupz Aakeson (A Soap [+leggi anche:
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), alla fine del film impareremo a comprenderla, se non ad amarla.

Il direttore della fotografia Marek Wieser si immerge completamente nelle scene delle prove di danza, facendosi strada tra le piroette, giocando con gli specchi della sala e creando primi piani impressionistici per rivelare il complesso mondo interiore dei personaggi. Oltre ai dialoghi ben confezionati, è proprio il suo talento che riesce a portare alla luce la profondità dei personaggi, persino di un attrice non professionista come la Elbo.

Darling è stato prodotto da Zentropa Entertainments, in coproduzione con Zentropa Sweden e Film I Väst e in collaborazione con TV2 Denmark. TrustNordisk detiene i diritti internazionali. 

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(Tradotto dall'inglese da Giulia Gugliotta)

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