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PINGYAO 2017 Premi

Pingyao 2017: dove il vecchio incontra il nuovo

di 

- È una regia al femminile quella che trionfa alla prima edizione del Pingyao Crouching Tiger Hidden Dragon International Film Festival, tenutasi nell'antica città

Pingyao 2017: dove il vecchio incontra il nuovo
La regista Vivian Qu (a destra) con il Premio della giuria Fei Mu per Angels Wear White

Anche se il Pingyao Crouching Tiger Hidden Dragon International Film Festival, ideato da Marco Müller e diretto da Jia Zhangke (leggi l'intervista), non prevede un concorso ufficiale, la giuria Roberto Rossellini per la sezione Crouching Tigers, dedicata a prime e seconde opere e composta, tra gli altri, da Arnaud Desplechin, Xie Fei, Vishal Bhardwaj, Liu Zhenyun, Kaori Momoi eAleksey German Jr, ha espresso il suo favore per per Suleiman Mountain [+leggi anche:
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di Elizaveta Stishova, una coproduzione di Russia, Kirghizistan e Polonia. Il Premio per la migliore regia è andato a Chloé Zhao per The Rider, mentre la giuria Fei Mu ha premiato Angels Wear White [+leggi anche:
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intervista: Vivian Qu
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di Vivian Qu e l'animazione Have a Nice Day di Liu Jian. “Tutti amiamo il cinema più della politica” ha confessato Aleksey German Jr. a Cineuropa. “Siamo alla ricerca di film che parlino da un punto di vista umano. Non posso parlare a nome di tutti ma, per me, queste sono piccole storie universali.”

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Il ritratto intimo di una famiglia che ritrova un figlio scomparso da molto tempo è al centro del film vincitore del Premio del pubblico. “Questi sono i nostri primi premi!” dice Stishova, incapace di nascondere la sua felicità. “Ero curiosa di vedere questo posto, perché tutto il festival è stato costruito dal nulla. Ma, soprattutto, volevo vedere come i cittadini cinesi avrebbero reagito al mio film.” La sua curiosità è stata presto soddisfatta. Con l'incredibile performance di Daniel Daiyrbekov, il suo film è stato un sorprendente successo di pubblico. In Kirghizistan, ci sono molti bambini e sono molto disponibili al gioco, ma io cercavo qualcosa di diverso. Questo ragazzino doveva sembrare un anziano.” Insieme a molti altri titoli cinesi, il pubblico ha apprezzato L’ora Legale [+leggi anche:
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, diretto dal famoso duo italiano composto da Salvatore Ficarra e Valentino Picone, il dramma della bosniaco-turca Aida Begic, Never Leave Me [+leggi anche:
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, Scary Mother [+leggi anche:
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intervista: Ana Urushadze
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della georgiano-estone Ana Urushadze e la performance di Claes Bang in The Square [+leggi anche:
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intervista: Ruben Östlund
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Oltre a presentare le nuove uscite europee, come Petit paysan [+leggi anche:
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di Hubert Charuel, The Nothing Factory [+leggi anche:
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di Pedro Pinho e Western [+leggi anche:
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intervista: Jonas Dornbach
intervista: Valeska Grisebach
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di Valeska Grisebach, il festival ha celebrato Jean-Pierre Melville con una retrospettiva organizzata dal Dipartimento Cultura del Ministero francese degli affari esteri e dall'Institut français. “Sono stata alle proiezioni ed era pieno di giovani. È incredibile”, ha dichiarato la responsabile del settore audiovisivo dell'Ambasciata di Francia in Cina, Brigitte Veyne. “Melville è stato influenzato da e ha influenzato molti filmmaker asiatici, per cui è stata un'ottima idea mostrare questi film a Pingyao”. Scontata, quindi, la presenza in città del suo più grande ammiratore: “Volevo essere esattamente come lui”, ha confessato John Woo, che ha partecipato anche a una master class. “Quando ho iniziato la mia carriera di regista, volevo fare il mio Frank Costello faccia d'angelo. In The Killer, sono partito dalla sua storia. Fondamentalmente, è stato Melville a condurmi a Hollywood.”

Se l'anno zero è ormai alle spalle, qual è il futuro per questo nuovo festival? “Per il momento, crescere non è una priorità”, risponde Marco Müller. “Gli agenti di vendita e i pubblicitari dicono sempre ai cineasti di non fermarsi più che qualche giorno ai festival, così nessuno può vedere i film. Qui invece dovrebbe essere possibile. Non tutti vengono con queste modalità e si fermano solo per due giorni”. In ogni caso, pare che questo piccolo festival possa puntare piuttosto in alto. “Grazie a Jia Zhangke, potrebbe esserci una nuova scena di cinema d'autore in Cina: è certo che ci siano 40 o 50 milioni di persone che potrebbero rappresentare il nostro pubblico tipo. Per la Cina, forse, non sarà una cifra enorme, ma sarebbe il circuito di cinema d'autore più grande del mondo”. Una cosa è certa, negli anni a venire sentiremo di certo parlare di Pingyao.

La prima edizione del Pingyao Crouching Tiger Hidden Dragon International Film Festival si è svolta dal 28 ottobre al 4 novembre.

Ecco la lista completa dei vincitori del festival:

Premio Roberto Rossellini
Suleiman Mountain [+leggi anche:
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- Elizaveta Stishova (Russia/Kirghizistan/Polonia)

Premio per la migliore regia
The Rider - Chloe Zhao (Stati Uniti)

Miglior film della sezione Fei Mu per i titoli cinesi
Angels Wear White [+leggi anche:
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- Vivian Qu (Francia/Cina)

Premio per la migliore regia della sezione Fei Mu
Have a Nice Day - Liu Jian (Cina)

Miglior attore
Claes Bang - The Square [+leggi anche:
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(Svezia/Germania/Francia/Danimarca/Stati Uniti)

Migliore attrice
Feng Wenjuan - Please Remember Me (Cina)

Premio del pubblico
Suleiman Mountain - Elizaveta Stishova
L’ora Legale [+leggi anche:
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- Salvatore Ficarra e Valentino Picone (Italia)
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- Aida Begic (Bosnia/Turchia)
Please Remember Me - Peng Xiaolian
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- Ana Urushadze (Georgia/Estonia)
The Taste of Rice Flower - Peng Fei (Cina)

Premio Wings Project Market
Wang Yitong

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(Tradotto dall'inglese)

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