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PRODUZIONE Italia

A Manual on Work and Happiness entra in post-produzione

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- Altrove Films ritrova i registi Elena Goatelli e Angel Esteban per un altro progetto filmico incentrato sul processo creativo dietro la produzione di uno spettacolo teatrale

A Manual on Work and Happiness entra in post-produzione
Un momento dello spettacolo teatrale A Manual on Work and Happiness al 43° Pergine Festival (© Elisa d'Ippolito)

Vi siete mai chiesti qual è la connessione tra lavoro e felicità? O quale forma il lavoro potrebbe assumere in un futuro high-tech e che impatto avrà sulla nostra felicità collettiva? Sono alcune delle domande sollevate dallo spettacolo teatrale A Manual on Work and Happiness, una coproduzione tra Portogallo, Italia e Grecia, guidata dalla compagnia portoghese mala voadora. Lo spettacolo ha recentemente aperto il 43° Pergine Festival ed è stato preceduto da una residenza creativa che ha coinvolto cittadini locali senza precedenti esperienze nelle arti dello spettacolo, che alla fine sono saliti sul palco per la prima volta in assoluto. L'intero processo è stato seguito da vicino dai registi Elena Goatelli e Angel Esteban, e darà vita a un documentario prodotto da Roberto Cavalini per la società trentina Altrove Films.

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Non è la prima volta che Goatelli ed Esteban sono coinvolti in un film parzialmente incentrato su un processo creativo. Il loro ultimo progetto, Malditos, attualmente in post-produzione e sempre nella line-up di Altrove Films, segue un gruppo di disoccupati spagnoli che hanno deciso di creare una compagnia teatrale, che si è poi aggiudicata il Premio Nazionale del Teatro in Spagna nel 2016. Malditos è una riflessione sul successo effimero, la resistenza quotidiana e il lavoro. In A Manual... il contesto è simile: c'è un progetto teatrale e una comunità temporanea di non professionisti disposti a sfidare se stessi e uscire dalla loro zona di comfort. In un ritratto incentrato sui personaggi e che trasforma lo spettatore in performer, la videocamera segue i membri del cast sia dentro che fuori il palco, dalle prime prove a ciò che accade nel backstage della serata di apertura, ritraendoli anche durante le loro routine quotidiane al lavoro.

Secondo Cavalini, “la fiducia in se stessi è un argomento chiave nel film", che cattura i personaggi fin dal loro esitante esordio, durante un impegnativo viaggio di empowerment. "Quando ti senti più sicuro di quello che fai al lavoro, è anche più probabile che ti senta felice", ha aggiunto il produttore, che venerdì presenta anche J del regista bosniaco Gaetano Liberti, in concorso a FIDMarseille.

Attualmente in fase di montaggio, il documentario A Manual on Work and Happiness è previsto debuttare a Lisbona a ottobre nell’ambito di una conferenza internazionale sostenuta da Europa Creativa che affronta il tema dei progetti comunitari, dello sviluppo del pubblico e del teatro partecipativo. Subito dopo, sarà pronto per iniziare la sua corsa nel circuito dei festival.

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(Tradotto dall'inglese)

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