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LOCARNO 2018 Piazza Grande / Cineasti del presente / Signs of Life / Fuori concorso / Semaine de la critique

La Piazza Grande di Locarno privilegia la libertà e la leggerezza delle commedie

di 

- Molti i film europei presenti nelle sezioni parallele del Locarno Festival. In particolare la Francia, l’Italia e la Svizzera che si aggiudicano un posto sulla Piazza Grande

La Piazza Grande di Locarno privilegia la libertà e la leggerezza delle commedie
I Feel Good di Benoît Delépine e Gustave Kervern

Benché per questa 71esima edizione del Locarno Festival (leggi sul concorso internazionale qui) gli Stati Uniti siano fortemente presenti sulla Piazza Grande (impossibile non citare BlacKkKlansman di Spike Lee e Blaze di Ethan Hawke), l’onore di aprire e chiudere lo spettacolo di questa maestosa cornice tocca alla Francia.

Chacun pour tous [+leggi anche:
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di Vianney Lebasque, che sarà proiettato subito dopo Liberty dello statunitense Leo McCarey, darà il via ad un programma, quello della Piazza Grande, “più leggero e libero” (per riprendere le parole di Carlo Chatrian). Coerente fino alla fine, questo si chiuderà sulle note irriverenti di I Feel Good [+leggi anche:
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, commedia di Benoît Delépine e Gustave Kervern, che mettono in scena un Jean Dujardin nei panni di un irresistibile imbroglione. Il film sarà seguito dall’anteprima della serie TV Coincoin et les Z’inhumains [+leggi anche:
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del Pardo d’onore di quest’anno Bruno Dumont. Una prima assoluta per una Piazza che non ha sino ad oggi mai accolto nessuna serie. Un segnale questo di un’evoluzione inarrestabile? Terzo film francese della Piazza Grande, L’Ordre des médecins [+leggi anche:
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, primo lungometraggio di David Roux (interpretato dal belga Jérémie Renier e dalla svizzera Marthe Keller), mette invece in scena un giovane medico alle prese con una serie di dubbi esistenziali.

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Sul versante europeo, la Piazza proporrà anche le prime mondiali di Le Vent tourne [+leggi anche:
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intervista: Bettina Oberli
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, primo film in francese della regista svizzera Bettina Oberli, e la coproduzione italo-svizzera L’Ospite [+leggi anche:
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intervista: Duccio Chiarini
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di Duccio Chiarini. Entrambi i film parlano di coppie moderne alle prese con la complessità del presente e con la necessità di prendere decisioni a volte molto scomode. Coproduzione italo-svizzera anche quella di Denis Rabaglia ed il suo Un nemico che ti vuole bene [+leggi anche:
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making of
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che mette in scena, fra gli altri, Diego Abatantuono e Sandra Milo. Ambedue incentrati sulla figura di uno psicoterapeuta troviamo Ruben Brandt, Collector [+leggi anche:
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, opera prima dell’ungherese Milorad Krstic, che si centra sulla figura di Ruben Brandt, bizzarro e straordinario psicoterapeuta riconvertitosi in uno dei criminali più ricercati del mondo, e la commedia Was uns nicht umbringt [+leggi anche:
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della tedesca Sandra Nettelbeck

Nel concorso Cineasti del presente che comprende 16 film, 9 dei quali produzioni e coproduzioni europee, troviamo fra gli altri la coproduzione svizzero-belga Ceux qui travaillent [+leggi anche:
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intervista: Antoine Russbach
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, primo lungometraggio del giovanissimo regista ginevrino Antoine Russbach, Closing Time [+leggi anche:
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dell’altrettanto giovane regista svizzera Nicole Vögele (coproduzione svizzero-tedesca), una sorta di meditazione cinematografica nel caos di Taipei, Sophia Antipolis [+leggi anche:
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intervista: Virgil Vernier
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, il nuovo film del francese Virgil Vernier, e gli attesi primi lungometraggi dell’ungherese Bálint Kenyeres, Hier [+leggi anche:
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, e dello spagnolo Xacio Baño, Trote [+leggi anche:
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intervista: Xacio Baño
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Signs of Life, dedicato alle nuove forme di narrazione, accoglierà ancora una volta tanto professionisti affermati (come Eugène Green e il suo Como Fernando Pessoa salvou Portugal) quanto giovani promesse.

Moltissimi i film europei anche Fuori concorso (otto su undici), fra questi gli svizzeri Amur senza fin [+leggi anche:
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di Christoph Schaub e Insulaire [+leggi anche:
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di Stéphane Goël. O ancora l’italiano Silvano Agostini e il suo Ora e sempre riprendiamoci la vita [+leggi anche:
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, creato con il materiale raccolto dal regista fra il 68 e il 78, che mette in scena personalità emblematiche come Bernardo Bertolucci e Dario Fo.

Infine, anche la sezione parallela della Semaine de la Critique ha annunciato la sua selezione.

I film selezionati:

Piazza Grande

BlacKkKlansmanSpike Lee (Stati Uniti)
BlazeEthan Hawke (Stati Uniti)
Coincoin et les Z’inhumains [+leggi anche:
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Bruno Dumont (Francia)
I Feel Good [+leggi anche:
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Benoît Delépine e Gustave Kervern (Francia)
Le Vent tourne [+leggi anche:
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intervista: Bettina Oberli
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Bettina Oberli (Svizzera/Francia)
Chacun pour tous [+leggi anche:
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Vianney Lebasque (Francia)
LibertyLeo McCarey (Stati Uniti)
L’Ordre des médecinsDavid Roux (Francia)
L'Ospite [+leggi anche:
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intervista: Duccio Chiarini
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Duccio Chiarini (Italia/Svizzera/Francia)
Maynila sa kuko ng liwanagLino Brocka (Filippine)
Pájaros de verano [+leggi anche:
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 – Cristina Gallego, Ciro Guerra (Colombia/Danimarca/Messico)
Ruben Brandt, Collector [+leggi anche:
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Milorad Krstic (Ungheria)
Se7enDavid Fincher (Stati Uniti)
SearchingAnnesh Chaganty (Stati Uniti)
The Equalizer 2Antoine Fuqua (Stati Uniti)
Un nemico che ti vuole bene [+leggi anche:
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Denis Rabaglia (Italia/Svizzera)
Was uns nicht umbringt [+leggi anche:
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Sandra Nettelbeck (Germania)

Cineasti del presente

All Good [+leggi anche:
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Eva Trobisch (Germania)
Ceux qui travaillent [+leggi anche:
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intervista: Antoine Russbach
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Antoine Russbach (Svizzera/Belgio)
Chaos [+leggi anche:
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Sara Fattahi (Austria/Siria/Libano/Qatar)
Closing Time [+leggi anche:
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Nicole Vögele (Svizzera/Germania)
Familia sumergida [+leggi anche:
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Maria Alché (Argentina/Brasile/Germania/Norvegia)
FaustoAndrea Bussmann (Messico/Canada)
The Dive [+leggi anche:
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Yona Rozenkier (Israele)
Suburban BirdsQiu Sheng (Cina)
L’Époque [+leggi anche:
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intervista: Matthieu Bareyre
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Matthieu Bareyre (Francia)
Likemeback [+leggi anche:
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Leonardo Guerra Seragnoli (Italia/Croazia)
Dead Horse Nebula [+leggi anche:
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- Tarık Aktaş (Turchia/Francia)
We Are Thankful [+leggi anche:
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Joshua Magor (Sudafrica/Gran Bretagna)
Sophia Antipolis [+leggi anche:
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intervista: Virgil Vernier
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Virgil Vernier (Francia)
Hier [+leggi anche:
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Bàlint Kenyeres (Ungheria/Germania/Francia/Paesi Bassi/Marocco/Svezia)
Long Way HomeAndré Novais Oliveira (Brasile)
Trote [+leggi anche:
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intervista: Xacio Baño
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Xacio Baño (Spagna/Lituania) 

Signs of Life 

A Room With a Coconut ViewTulapop Saenjaroen (Tailandia) (cortometraggio)
Communion Los AngelesAdam R. Levine, Peter Bo Rappmund (Stati Uniti)
Como Fernando Pessoa salvou PortugalEugène Green (Portogallo/Francia/Belgio) (cortometraggio)
Dulcinea [+leggi anche:
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Luca Ferri (Italia)
GulyabaniGürcan Keltek (Paesi Bassi/Turchia) (mediometraggio)
The Fragile HouseLin Zi (Cina)
Men in the WallaHu Bo (Cina) (cortometraggio)
La casa de Julio IglesiasNatalia Marín (Spagna) (cortometraggio)
Le discours d’acceptation glorieux de Nicolas ChauvinBenjamin Crotty (Francia) (cortometraggio)
Sedução da carneJúlio Bressane (Brasile)
Sobre tudo sobre nada [+leggi anche:
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Dídio Pestana (Portogallo)
The Grand BizarreJodie Mack (Stati Uniti)
Erased, Ascent of the InvisibleGhassan Halwani (Libano)
Veslemoy’s SongSofia Bohdanowicz (Canada) (cortometraggio) 

Fuori concorso

Amur senza fin [+leggi anche:
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Christophe Schaub (Svizzera)
De chaque instant [+leggi anche:
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Nicolas Philibert (Francia/Giappone)
Insulaire [+leggi anche:
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Stéphane Goël (Svizzera)
Mudar la piel [+leggi anche:
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Ana Schulz, Cristóbal Fernández (Spagna)
My home, in Libya [+leggi anche:
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Martina Melilli (Italia)
Narcissister Organ PlayerNarcissister (Stati Uniti)
Ora e sempre riprendiamoci la vita [+leggi anche:
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Silvano Agosti (Italia)
Acid Forest – Rugilé Barzdžiukaitė (Lituania)
Sembra mio figlio [+leggi anche:
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intervista: Costanza Quatriglio
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Costanza Quatriglio (Italia/Croazia/Belgio)
The SentenceRudy Valdez (Stati Uniti)
Walking on Water [+leggi anche:
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Andrey Paounov (Stati Uniti/Italia)

Semaine de la Critique

The Apollo of Gaza [+leggi anche:
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 - Nicolas Wadimoff (Svizzera/Canada)
Le Temps des forêts [+leggi anche:
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 - François-Xavier Drouet (Francia)
#Female Pleasure [+leggi anche:
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 - Barbara Miller (Svizzera/Germania)
Days of Madness [+leggi anche:
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 - Damian Nenadic (Croazia/Slovenia)
Easy Lessons [+leggi anche:
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 - Dorottya Zurbó (Ungheria)
Women with Gunpowder Earrings - Reza Farahmand (Iran)
Tara's Footprint - Georgina Barreiro (Argentina)

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