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VENEZIA 2018 Concorso

Recensione: Nuestro tiempo

di 

- VENEZIA 2018: Il regista messicano Carlos Reygadas viene in Italia con una soap opera d’autore che, nonostante la sua durata stancante, riesce davvero a intrattenere

Recensione: Nuestro tiempo
Carlos Reygadas e Natalia López in Nuestro tiempo

Non si può negare che Nuestro tiempo [+leggi anche:
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, ambientato in un ranch messicano pieno di tori da combattimento e cavalli, sia anch’esso una bestia piuttosto strana. Contemplativo e occasionalmente dozzinale allo stesso tempo (e in arrivo sei anni più tardi di Post Tenebras Lux [+leggi anche:
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, che guadagnò il plauso di Cannes), incentrato su un triangolo amoroso andato male, questo in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia potrebbe essere uno dei film di Carlos Reygadas più accessibili. E lo sarebbe, se solo non durasse quasi 180 minuti. 

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Il suo sesto film vede Juan (interpretato con vera dedizione dal regista stesso, ancora una volta impiegando metà della sua famiglia) allevare animali mentre sua moglie Ester (la montatrice Natalia López, conosciuta per Heli [+leggi anche:
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) si occupa di mandare avanti l’attività. Sebbene si stabilisca abbastanza presto che la coppia di innamorati ha ormai trovato una sorta di equilibrio, Ester si coinvolge in una relazione con un uomo assunto per aiutare il ranch, e le cose iniziano ad andare velocemente fuori controllo senza che nessuno sia sicuro per cosa stanno litigando.

Anche se questa volta la narrazione è piuttosto semplice, con i protagonisti che si innamorano e disinnamorano e attraversano gli stessi confini che si erano autoimposti, Nuestro tiempo offre una visione avvincente. Specialmente grazie a López, che interpreta una donna che piano piano prende la propria strada, anche se ciò significa distruggere completamente la piccola stabilità che si era costruita a fianco di un uomo che non desidera più. Ma è difficile non ridacchiare apertamente quando si ha a che fare con alcuni dei tocchi più strani di Reygadas, perfettamente incarnati da una scena onestamente fuori di testa in cui un Juan stufo marcio finalmente affronta gli amanti solo per essere – ripetutamente – colpito con una sedia dalla sua legittima sposa, mentre “l’altro uomo”, totalmente allucinato, osserva con calma: “Voi ragazzi siete la migliore coppia che conosca”. 

Reygadas sa sicuramente come testare la pazienza delle persone con trovate del genere, ma è esattamente in un divertente stato di confusione che ci si vuole ritrovare guardando i suoi film, e in questo Nuestro tiempo non deluderà i suoi strenui ammiratori. Per quanto riguarda i nuovi seguaci, il film potrebbe ridursi a ciò che si può pensare di versi come “i cavalli non si drogano” e a scene stile documentario di realtà quotidiane invalidate da emozioni amplificate. Melodrammatico e sottile in egual misura, è un’interessante opera cinematografica che non si sforza esattamente di piacere, e tuttavia in qualche modo riesce proprio a fare questo. Almeno in maggior parte. 

Nuestro tiempo è una co-produzione messico-franco-tedesco-danese-svedese guidata da Jaime Tomandía e Carlos Reygadas, e co-prodotta da Michael Weber, Katrin Pors e Moisés Cosío.Il film è stato realizzato con il sostegno di Eficine 189 e il Mexican Film Institute in co-produzione con The Match Factory, Snowglobe, Mer Film, Eficine, Foprocine, ZDF/ARTE, Luxbox, Detalle Films, Film i Väst e Bord Cadre Films. Le vendite internazionali sono gestite da The Match Factory.

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(Tradotto dall'inglese da Gilda Dina)

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