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ROMA 2018 Mercato

58 progetti da 21 paesi al MIA di Roma

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- In programma alla quarta edizione del Mercato Internazionale Audiovisivo, dal 17 al 21 ottobre, anche 125 proiezioni di mercato e una nuova vetrina dedicata ai giovani talenti europei

58 progetti da 21 paesi al MIA di Roma
La conferenza stampa del MIA 2018, ieri a Roma (© MIA)

Torna per il quarto anno a Roma, e per il secondo anno nel “distretto Barberini”, il MIA - Mercato Internazionale Audiovisivo, l’appuntamento dell’industria cinematografica e televisiva in programma dal 17 al 21 ottobre in pieno centro città, tra Palazzo Barberini, l’Hotel Bernini Bristol e i cinema Barberini e Quattro Fontane. “Un incubatore e acceleratore dell’intero comparto audiovisivo italiano per lo sviluppo e la crescita delle nostre aziende in ambito internazionale”, lo definisce la direttrice Lucia Milazzotto, un punto di incontro e networking dal format originale e trasversale (film, serie tv e documentari insieme) che può contare sulla presenza di 1800 operatori da 50 paesi e sugli ottimi risultati raggiunti nelle sue prime tre edizioni, in termini di esportazioni (The Place [+leggi anche:
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di Paolo Genovese e Nico, 1988 [+leggi anche:
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di Susanna Nicchiarelli, per esempio) e coproduzioni internazionali (le serie Don’t Leave Me ed Eternal City).

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Tra le offerte del MIA agli operatori c’è Content Showcase, la sezione dedicata ai prodotti più nuovi, che prevede oltre 125 proiezioni di mercato dei film dell’autunno 2018 per i circa 400 compratori da tutto il mondo, e quattro vetrine di anticipazioni esclusive di film, serie tv e documentari dei prossimi anni. In particolare, saranno presentati alcune clip di attesissimi titoli italiani del 2019 tra cui Tutto il mio folle amore [+leggi anche:
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di Leonardo D’Agostini. Importante novità del 2018 è C EU Soon, una vetrina riservata ai giovani talenti europei: 6 opere prime e seconde del Vecchio Continente in fase di post-produzione saranno presentate dai rispettivi produttori e registi a buyer, programmatori di festival e sales agents. Per la serialità televisiva ci sarà Greenlit, con alcune delle serie più attese in lavorazione, come Il nome della rosa di Giacomo Battiato, Diavoli di Nick Hurran e Jan Michelini, e L’amica geniale [+leggi anche:
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di Saverio Costanzo.

Il Co-production Market e Pitching Forum propone 58 progetti (da 21 paesi) di film, serie drama e documentari in fase di sviluppo, con tre sessioni di presentazione pubblica e quattro giorni di incontri individuali, alla presenza di produttori e distributori internazionali, le principali emittenti europee e le piattaforme OTT. Anche quest’anno sarà assegnato l’Eurimages Development Award al miglior progetto di coproduzione europea, oltre al Premio ARTE Kino International e al nuovissimo National Geographic Award, riservato al documentario.

Il MIA presenta inoltre un vasto programma di panel e masterclass per discutere le tendenze del settore. Tra le novità di quest’anno, nell’immediato pre-Brexit, il Focus UK, realizzato in collaborazione con il British Film Institute, e la partnership con MediaXchange per approfondire i nuovi trend della serialità tv. Si approfondiranno inoltre i temi legati ai nuovi modelli industriali, come il legame tra carta stampata e documentari, dalle produzioni del New York Times al Guardian, La Repubblica e Der Spiegel. In ultimo le Ted-Talks con i più interessanti trendsetter del mercato, tra cui il produttore britannico Damian Jones (ha prodotto, fra gli altri, Michael Winterbottom e Danny Boyle), Walter Iuzzolino (Walter Presents), Alon Shtruzman (Keshet International), il produttore Josh Braun (Wild, Wild Country) e i pluripremiati documentaristi Michael Apted e Bryan Fogel.

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