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LONDRA 2018

Recensione: Stanlio e Ollio

di 

- Steve Coogan e John C. Reilly si mettono in un bel pasticcio nel commovente ritratto di Jon S. Baird dei comici che vivono sulle glorie del passato

Recensione: Stanlio e Ollio
Steve Coogan e John C Reilly in Stanlio e Ollio

Ispirato al libro di A.J. Marriot Laurel and Hardy: The British Tours, adattato da Jeff Pope, il regista Jon S. Baird ha realizzato un commovente e affettuoso ritratto dei comici Stan Laurel e Oliver Hardy in Stanlio e Ollio [+leggi anche:
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. Il film di chiusura del London Film Festival condensa i tre tour britannici che ebbero luogo due anni dopo la Seconda guerra mondiale nell’arco di due mesi, che bastano a evidenziare come questa coppia di comici molto amati stesse attraversando tempi duri dopo l'apice della loro fama raggiunta nel 1937. C'è un preludio che parte con una carrellata in un lotto di uno studio a Culver City, in California, che funge sia da tributo a I protagonisti di Robert Altman e sia evidenzia, nel suo dialogo espositivo, i segnali della fine del duo. Il due volte divorziato Hardy (John C. Reilly ingrassato da trucco e abiti) si è giocato tutti i suoi guadagni e sta per sposare Lucille Hardy (Shirley Henderson). Laurel (Steve Coogan) vuole rinegoziare il suo contratto con lo studio, e adeguarlo alla loro fama, ma il capo dello studio Hal Roach (Danny Huston) sa di avere il coltello dalla parte del manico, dato che Hardy è ancora sotto contratto.

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La direttrice della fotografia Laurie Rose ha due film a Londra quest'anno, e non potrebbero essere più diversi: lo stile documentaristico di Happy New Year, Colin Burstead [+leggi anche:
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è qui sostituito da una composizione più classica che si combina perfettamente con alcune immagini favolose, in particolare una scena in cui i due danzano sul set davanti alla cinepresa per mostrare poi la stessa sequenza in bianco e nero del film sul grande schermo, con il pubblico che ride sfrenato. C'è un mix di stili di ripresa in tutto il film, come per il passaggio che ricalca un cinegiornale girato in bianco e nero per rispecchiare lo stile degli anni '30. Coogan offre una performance matura dando vita a un personaggio toccante e simpatico, nonostante Laurel sia mostrato come un uomo che non può dire la verità. Reilly conferma in questo festival britannico di essere in grande forma, come mostrato anche con la sua performance in The Sisters Brothers [+leggi anche:
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intervista: Jacques Audiard
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di Jacques Audiard.

La maggior parte della storia si svolge nel 1953, e Baird fa uso della ripetizione per mostrare quanto stantia sia diventata la coppia comica. Le stesse scene si ripetono in modi leggermente diversi, che alcuni potrebbero trovare stancanti, e i dialoghi sono a volte troppo ridondanti. Tutti quelli che incontrano dicono che pensavano si fossero ritirati, e nel Regno Unito non riescono neanche a riempire le piccole sale di Newcastle, Swansea e Hull. Baird utilizza questo e alcuni momenti comici per mostrare come il duo sia caduto in disgrazia. Mentre Reilly e Coogan sono divertenti da guardare, le interazioni tra Henderson e l'esilarante Nina Arianda nei panni delle loro mogli pungenti e argute fanno di queste ultime la miglior coppia comica del film.

Stanlio e Ollio è una coproduzione britannico-canadese guidata da BBC FilmsFable PicturesSonesta Films e Entertainment One, che cura anche le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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