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FESTIVAL Italia

“Proud To Be Indie”: torna a Roma il RIFF con 25 anteprime mondiali e 10 europee

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- Il Rome Independent Film Festival celebra la sua XVII edizione dal 16 al 23 novembre. Focus su Albania, Spagna e tematiche LGBT, 90 le opere in concorso in anteprima italiana

“Proud To Be Indie”: torna a Roma il RIFF con 25 anteprime mondiali e 10 europee
Verso un altrove di Massimiliano Amato

Torna dal 16 al 23 novembre, al Nuovo Cinema Aquila, il RIFF - Rome Independent Film Festival, il tradizionale appuntamento romano con il cinema indipendente diretto da Fabrizio Ferrari che quest’anno, al grido di “Proud To Be Indie”, proporrà al suo pubblico 25 anteprime mondiali, 10 anteprime europee e 90 opere in concorso inedite in Italia. 

Tre i focus di questa nuova edizione. Quello sull’Albania, realizzato in collaborazione con Agron Domi, direttore del Tirana International Film Festival, vedrà la partecipazione del regista e antropologo Joni Shanaj, di cui sarà proiettato il film del 2013 Pharmacon; in programma anche Atila di Benart Laze e Heaven Has Been Fooled di Odeta Çunaj. Il focus sulla Spagna, intitolato “Operas primeras: donne cineaste”, co-organizzato dall’Istituto Cervantes di Roma e dalla Fondazione SGAE, presenterà i film di registe emergenti, tra cui Les amigues de l'Àgata [+leggi anche:
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di Laia Alabart, Alba Cros, Laura Rius e Marta Verheyen, La higuera de los bastardos [+leggi anche:
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di Ana Murugarren, Esquece Monelos di Ángeles Huerta e Dancing Beethoven [+leggi anche:
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di Arantxa Aguirre. Il terzo è il “Focus LGBT: il valore della diversità”, con la proiezione di alcuni cortometraggi internazionali a tematica LGBTQ tra cui Free Fall, Prisoner of Society e The Transfiguration.

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Tra i 9 lungometraggi in concorso, Seule à mon mariage [+leggi anche:
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intervista: Marta Bergman
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diretto da Marta Bergman (Francia/Belgio/Romania), con protagonista una giovane rom che insegue il suo sogno di libertà; The Limit Of dell’irlandese Alan Mulligan, su un banchiere di successo alle prese con i segreti della sua infanzia; gli italiani La partita [+leggi anche:
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di Francesco Carnesecchi, dove i destini degli uomini si giocano su un campo di calcio, e Verso un altrove di Massimiliano Amato, sul difficile reinserimento nella società di un ex galeotto. Nella competizione documentari, opere da tutta Europa come il tedesco A Steep Without Feet di Lydia Schamschula e Jeremy Glaholt, incentrato sulle vite di sette straordinari siriani esiliati dalla loro patria; Everyone On Stage di Frédéric Even e Louise Mercadier (Francia), che segue l’attività di dieci adolescenti con disabilità mentali in un circo; Roma 167/62 diretto dallo spagnolo Carlos Higinio Esteban, sugli ambiziosi progetti urbanistici degli anni ’60-’70 a Roma; e nella selezione di doc italiani, Vinilici. Perché il vinile ama la musica di Fulvio Iannucci, che ripercorre la storia di un’icona – il disco in vinile – attraverso le testimonianze di musicisti, collezionisti, venditori e sociologi.

Tra i tanti eventi previsti al RIFF 2018, il forum “Essere europei. Strategie e sostegno alla produzione di contenuti nella filiera del cinema e dell’audiovisivo”, realizzato in collaborazione con CNA Cinema e Audiovisivo. Tre le masterclass attese in quest’edizione della kermesse romana: “Come scrivere una storia: laboratorio intensivo di scrittura creativa” con il regista e sceneggiatore Dario Gorini; “Mobile Filmmaking”, con il regista Giacomo Mantovani, sull’uso dello smartphone per realizzare video di medio e lungo formato, cui seguirà la proiezione di Lightning di Cristina Isoli e Il nome che mi hai sempre dato di Giuseppe Alessio Nuzzo; infine, l’incontro sui Visual Effects, “Dal ‘male inevitabile’ alla creazione di immagini”, con Bruno Albi Marini, David di Donatello per il film Il racconto dei racconti.

Per il programma completo del RIFF 2018 clicca qui.

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