22/11/2018 - Si svolgerà tra Milano e Como, dal 3 al 9 dicembre, la 28ma edizione della rassegna che fonde cinema e letteratura

Si svolgerà tra Milano e Como, dal 3 al 9 dicembre, la 28ma edizione del Noir in Festival, diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (delegato IULM). Fedele alla sua che da sempre fonde cinema e letteratura, il Noir del 2018 vede due mostri sacri del genere in Joe Dante (Premio Noir alla carriera nel cinema) e Jo Nesbø (Raymond Chandler Award). Ma nel programma del festival spiccano almeno altri quattro appuntamenti: quello con Dario Argento, Gianfranco Manfredi e autorevoli esperti di "zombilogia" per i cinquant’anni di un film-capostipite come La notte dei morti viventi di George A. Romero; l’incontro con Katharina Kubrick nell’anniversario di un altro capolavoro come 2001: Odissea nello spazio;  la masterclass di Ning Ying, presidente della giuria per il cinema, la più celebre regista donna cinese, tra i fondatori della cosiddetta "Sesta Generazione.

Corrono parallele le performance di Johnny Depp, padre, e Lily-Rose Depp, figlia, nei due film che aprono e chiudono la selezione ufficiale 2018: Les Fauves [+leggi anche:
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scheda film] di Vincent Mariette (in anteprima internazionale) e City of Lies [+leggi anche:
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scheda film] di Brad Furman. In concorso anche una femme fatale del calibro di Nicole Kidman in Destroyer di Karyn Kusama; Anna Kendrick, mamma perfetta che in A Simple Favour di Paul Feig si scopre detective; il confronto a distanza tra il cinema europeo e quello latino-americano nell’anno che vede l’argentino El Angel [+leggi anche:
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scheda film] di Luis Ortega tra i favoriti per l’Oscar al miglior film straniero e lo svedese Border [+leggi anche:
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intervista: Ali Abbasi
scheda film] di Ali Abbasi correre per l’Oscar europeo; una storia di droga e di faide, Pájaros de verano [+leggi anche:
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scheda film] conferma il talento di Ciro Guerra, in coppia con Cristina Gallego. E poi ancora: un cartoon esplosivo e politico come Black Is Beltza [+leggi anche:
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scheda film] di Fermín Muguruza (in anteprima internazionale) che conferma tutta la vitalità del cinema basco (premiato proprio al Noir un anno fa).

I sei film finalisti italiani de Premio Claudio Caligari, giudicati dalla giuria popolare degli studenti IULM sono Ride [+leggi anche:
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scheda film], Una storia senza nome [+leggi anche:
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scheda film], La terra dell’abbastanza [+leggi anche:
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intervista: Damiano e Fabio D’Innocenzo
scheda film], Sulla mia pelle [+leggi anche:
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scheda film], Respiri [+leggi anche:
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scheda film] e Dogman [+leggi anche:
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intervista: Matteo Garrone
scheda film]. E sul versante delle serie, ci sarà l’anteprima mondiale del nuovo Trapped ideato da Baltasar Kormákur e il ritorno di una serie ormai di culto come la canadese Cardinal.

A Como si aprirà uno spazio industry in sinergia con AGICI - Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti, e il sostegno di Istituto Luce - Cinecittà, con due appuntamenti nei quali approfondire prospettive e modalità di produzione di genere nonché il tema dell’internazionalizzazione del prodotto italiano: una speciale "finestra" dedicata alle coproduzioni tra Italia e Svizzera, ricordando il successo di pellicole come Veloce come il vento [+leggi anche:
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intervista: Matilda De Angelis
intervista: Matteo Rovere
scheda film], e Lo chiamavano Jeeg Robot [+leggi anche:
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intervista: Gabriele Mainetti
scheda film]; il workshop “Produrre genere in Italia” in cui si analizzeranno potenzialità e modalità di un’industria audiovisiva capace di offrire contenuti e modelli sulla scena internazionale.