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SOLETTA 2019

Le Giornate di Soletta svelano la loro ricca programmazione

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- Il film che compongono la 54esima edizione del festival si interrogano tutti sul senso della vita e la spiritualità: dei temi universali che non smettono di affascinare

Le Giornate di Soletta svelano la loro ricca programmazione
Tscharniblues II di Aron Nick

L’edizione delle Giornate di Soletta (24-31 gennaio 2019) proporrà quest’anno 165 film svizzeri tra corti e lungometraggi, tra i quali 18 opere prime e 30 première provenienti da tutta la Svizzera. Le Giornate di Soletta si impongono come vetrina del meglio della cinematografia elvetica, un’occasione unica per scoprire nuovi registi o per riscoprire autori già confermati.

Come detto, il senso della vita e la spiritualità saranno il filo conduttore della prossima edizione del festival elvetico. Che sia attraverso racconti personali, ritratti di personaggi dalle personalità intriganti o analisi sociali e territoriali, i registi presenti quest’anno a Soletta interrogano il nostro presente osservando con un occhio critico le moderne utopie.

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In competizione per il Prix de Soleure e scelto come film d’apertura troviamo Tscharniblues II [+leggi anche:
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del giovane regista Aron Nick. Cinque altri documentari saranno in lizza per il prestigioso premio: il potente road movie The Journey – A Story of Love [+leggi anche:
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di Fanny Bräuning, Alexia, Kevin & Romain [+leggi anche:
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, primo film di Adrien Bordone, Digitalkarma [+leggi anche:
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di Mark Olexa e Francesca Scalisi, Fair Traders [+leggi anche:
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di Nino Jacusso e Eisenberg - Art Must Be Beautiful, as the Frog Says to the Fly [+leggi anche:
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di Hercli Bundi. Mentre sono due le opere prime di finzione che faranno sempre parte della stessa competizione: Pearl [+leggi anche:
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di Elsa Amiel e Der Büezer [+leggi anche:
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di Hans Kaufmann. Da non dimenticare anche Family Practice [+leggi anche:
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di Jeshua Dreyfus, che verrà presentato in prima mondiale proprio a Soletta. 

In competizione per il Prix du public, Christoph Schaub presenterà il suo documentario Architecture of Infinity [+leggi anche:
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. Fra gli altri film in lizza: Stefan Haupt e il suo film di finzione Zwingli [+leggi anche:
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, Martin Witz con Gateways to New York [+leggi anche:
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, Ly-Ling und Herr Urgesi [+leggi anche:
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di Giancarlo Moos, il toccante Insulaire [+leggi anche:
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di Stéphane Göel, Le Vent tourne [+leggi anche:
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di Bettina Oberli (presentato in prima mondiale al Locarno Festival), il sorprendente primo film di Antoine Russbach Ceux qui travaillent [+leggi anche:
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, Sashinka della regista svizzero-canadese Kristina Wagenbauer, My Little One [+leggi anche:
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del duo di registi ginevrini Frédéric Choffat e Julie Gilbert, Les dames [+leggi anche:
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di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond e la commedia Cloud Whispers [+leggi anche:
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di Kerstin Polte, e per finire, il successo della scorsa Settimana della Critica di Venezia Bêtes blondes [+leggi anche:
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di Alexia Walther e Maxime Matray.

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