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PRODUZIONE Italia

Dafne, in cammino per superare i propri limiti

di 

- E’ una trentettene con sindrome di Down la protagonista del secondo lungometraggio di Federico Bondi, selezionato alla prossima Berlinale nella sezione Panorama

Dafne, in cammino per superare i propri limiti
Carolina Raspanti e Antonio Piovanelli in Dafne

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è il secondo lungometraggio di Federico Bondi dopo l’eccellente esordio Mar Nero [+leggi anche:
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, premiato al Festival di Locarno nel 2008. Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film con Rai Cinema, sarà presentato in anteprima mondiale alla prossima Berlinale (7-17 febbraio 2019), nella sezione Panorama.

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Il film racconta la storia di Dafne, interpretata da Carolina Raspanti, una trentenne portatrice di sindrome di Down, esuberante e trascinatrice, che sa organizzare da sola la sua vita ma vive ancora insieme ai genitori, Luigi (Antonio Piovanelli) e Maria (Stefania Casini). Quando Maria muore all'improvviso, gli equilibri familiari vanno in frantumi. Luigi sprofonda nella depressione, tormentato dall’ossessione di lasciare sola la figlia quando anche lui se ne andrà. Dafne, invece, grazie anche al lavoro e agli amici di una vita, affronta il lutto con l’incoscienza di una bambina e il coraggio di una giovane donna, e tenta invano di scuotere il padre. Finché un giorno accade qualcosa di inaspettato: insieme decidono di affrontare un trekking in montagna, diretti al paese natale di Maria. Lungo il cammino, scopriranno molte cose l’uno dell’altra e impareranno entrambi a superare i propri limiti.

Scritto e diretto da Bondi da un soggetto dello stesso regista con Simona Baldanzi il film si avvale della fotografia di Piero Basso, del montaggio di Stefano Cravero, delle musiche originali di Saverio Lanza. I costumi sono di Massimo Cantini Parrini, la scenografia di Cristina Del Zotto e Alessandra Mura, il suono in presa diretta di Mirko Guerra, montaggio del suono e mixage Daniela Bassani, Marzia Cordò, Stefano Grosso e Giancarlo Rutigliano. “Un giorno, qualche anno fa”, spiega Federico Bondi nelle note di regia, “vidi alla fermata dell’autobus un padre anziano e una figlia con la sindrome di Down che si tenevano per mano. Fermi, in piedi, tra il via vai di macchine e passanti mi apparvero come degli eroi, due sopravvissuti. Dafne nasce da questa immagine-emozione, la scintilla che mi ha spinto ad approfondire. Sono entrato con curiosità in un mondo che non conoscevo, finché ho avuto la fortuna di incontrare Carolina Raspanti, con cui è nata un’amicizia fondamentale non solo per il film ma anche per la mia vita”.

Dafne è prodotto con il contributo di MIBAC – Direzione Generale Cinema, realizzato nel Programma Sensi Contemporanei – Toscana per il Cinema, con il sostegno di Regione Lazio e Unicoop Firenze. Con il patrocinio di AIPD – Associazione Italiana Persone Down e Comitato Siblings Onlus – Fratelli e sorelle di persone con disabilità.

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