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SOLETTA 2019 Premi

The Journey – A Story of Love si aggiudica il Prix de Soleure

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- Soletta ha scelto di ricompensare il genere documentario con il Prix de Soleure per il film di Fanny Bräuning e il Premio del pubblico per Gateways to New York di Martin Witz

The Journey – A Story of Love si aggiudica il Prix de Soleure
Fanny Bräuning con il suo Prix de Soleure per The Journey – A Story of Love (© Giornate di Soletta)

Prima regista ad aggiudicarsi per la seconda volta (dopo No More Smoke Signals del 2009) il prestigioso premio delle Giornate di Soletta, Fanny Bräuning ha saputo sedurre la giuria del Prix de Soleure, composta dalla regista Esen Isik, dalla giovane attrice Noémie Schmidt e da Nicola Forster, grazie ad un personalissimo secondo lungometraggio documentario The Journey – A Story of Love [+leggi anche:
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The Journey – A Story of Love è, come definito dalla giuria stessa: “un film personale d’una grande intensità”, in cui la regista accompagna i suoi genitori durante un viaggio erratico attraverso l’Europa meridionale. Il film è il ritratto onesto e complesso di una storia d’amore apparentemente “ideale”, quella di Niggi, fotografo tuttofare che prende i comandi del camping-car famigliare, e di sua moglie Annette che l’accompagna e che è paralizzata dal collo in giù.

Complessa e mai idealizzata, la coppia dipinta dalla regista ed alla quale è legata da un rapporto fortissimo, non è mai idealizzata o eretta a modello. Al contrario la giustezza dello sguardo di Fanny Bräuning ne decortica le implicazioni invitandoci a riflettere sul concetto d’amore (totale), sulla natura della relazione fusionale fra due esseri umani. Un film che apre e nutre la mente.

The Journey – A Story of Love, prodotto da Hugofilm Productions (che si aggiudica la metà del premio d’un valore totale di 60'000 chf offerto dal fondo “Prix de Soleure” e dal cantone e dalla città di Soletta) è uscito il 31 gennaio nelle sale svizzere di lingua tedesca.

Il pubblico delle Giornate di Soletta ha anche lui optato per un documentario regalando il suo Premio del pubblico (ancora una volta attribuito dallo sponsor principale Swiss Life in partenariato con le Giornate di Soletta) a Gateways to New York [+leggi anche:
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di Martin Witz. Malgrado una concorrenza rude: l’ambizioso Zwingli [+leggi anche:
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d’Antoine Russbach (quattro nomination per il Premio del cinema svizzero) e l’accattivante My Little One [+leggi anche:
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di Frédéric Choffat e Julie Gilbert, è forse il più discreto Gateways to New York ad aver avuto la meglio. 

Prodotto dalla ticinese Ventura Filme distribuito da Frenetic, il film che uscirà nelle sale della Svizzera di lingua tedesca il 4 aprile prossimo, racconta la storia del grande ingegnere svizzero Othmar H. Ammann che, emigrato a New York nel 1904 è riuscito a ridefinire le regole della costruzione dei ponti.

Due ritratti intensi di personaggi molto diversi: la vita privata per The Journey – A Story of Love, e quella più pubblica per Gateways to New York, che ben si integrano nella linea guida di un festival “caratterizzato da un’atmosfera aperta e da un gran piacere per la scoperta”, come precisato dalla sua direttrice Seraina Rohrer.

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