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IFFR 2019 Bright Future

Recensione: Around the World When You Were My Age

di 

- Il film vincitore del concorso Bright Future dell’IFFR è un delizioso road movie documentario attraverso le parti del mondo che il padre della cineasta Aya Koretzky visitò negli anni ’60

Recensione: Around the World When You Were My Age

Dopo il suo passaggio al festival portoghese DocLisboa, il concorso Bright Future dell’International Film Festival Rotterdam ha accolto la prima internazionale del primo lungometraggio di Aya Koretzky, Around the World When You Were My Age [+leggi anche:
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. La cineasta, nata in Giappone e installatasi in Portogallo fin dall’infanzia, propone un'altra delle sue intime indagini sulle eccitanti avventure transcontinentali che uniscono i membri della sua famiglia. Se nel suo straordinario mediometraggio Beyond the Mountains – anch’esso presentato a Rotterdam – la tokyota-lisbonese ricordava il suo trasferimento dal Giappone al Portogallo attraverso la corrispondenza che ha mantenuto con il resto della sua famiglia e gli amici rimasti nel suo paese natale, in Around the World When You Were My Age Koretzky ricostruisce l’impeto viaggiatore di suo padre Jiro Koretzky, che ha girato il mondo in auto quando aveva trent'anni, come sottolinea il titolo originale del film (A volta ao mundo quando tinhas 30 anos).

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Il salto al lungometraggio della regista suppone un cambiamento dalla prima alla terza persona nel punto di vista della narrazione delle odissee familiari. Tuttavia, questa modifica essenziale passa inosservata, dal momento che il film costruisce una sorta di ponte invisibile tra il padre e la figlia. La regista – onnipresente nel film come narratrice fuori campo in giapponese dei diari scritti dal padre – si appropria dell'epopea di Jiro Koretzky, come se volesse identificarsi con il passato viaggiatore di suo padre, sostenendo che la sua natura di globetrotter è stata ereditata da lei, magicamente, a un certo punto della sua vita.

Around the World When You Were My Age combina le fotografie scattate da Jiro Koretzky negli anni ‘70 con le riprese contemporanee in super8, realizzate dalla figlia, in cui il padre appare (alla sua età attuale) mentre cammina, disegna nel suo giardino, maneggia i negativi di quelle vecchie foto, o conversa con i fantasmi del suo passato. Così, la dimensione temporale del film finisce per rubare la scena alla sfera spaziale, vale a dire il tema centrale del film: i paesi e le città che Jiro ha visitato. Il film si rivela come una sovrapposizione di strati temporali mentre narra come era il mondo durante gli anni ‘70.

Inoltre, i luoghi e gli incontri con tutti i tipi di persone sono descritti con estremo fascino, dal momento che sono descritti da qualcuno che vi accede per la prima e l'ultima volta, sapendo che non tornerà mai più a calpestare quelle terre o a incontrare di nuovo quelle persone. La regista legge le storie d’amore o le nuove amicizie che suo padre intratteneva senza alcun pudore. Aggiungendo anche le sue spiegazioni sullo shock culturale che ha sperimentato in certi luoghi, specialmente in URSS o negli Stati Uniti, così come i conflitti bellici che si stavano avvicinando in Medio Oriente, la strana architettura di città come Barcellona, o la bellezza dei paesaggi portoghesi che incorniciavano le strade che percorreva.

Around the World When You Were My Age è prodotto da C.R.I.M. La compagnia portoghese cura anche le vendite nel mondo.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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