email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM / RECENSIONI

Recensione: Void

di 

- Il film di Aleksi Salmenperä, recente vincitore di quattro Jussi, esprime la necessità di cambiare ma ogni tanto inciampa sulle proprie idee

Recensione: Void
Tommi Korpela e Laura Birn in Void

Void di Aleksi Salmenperä si è rivelato un titolo indipendente di tutto rispetto ai Jussi Awards finlandesi (leggi la news), raccogliendo i trofei per il miglior film, regista, sound design e montaggio, così come il Nordisk Film Prize, del valore di €20.000. Ciò non sorprende: apprezzato dalla critica, Salmenperä aveva già vinto una statuetta per Distractions [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
nel 2016, anch'esso girato con gli attori Laura Birn e Tommi Korpela. Ma il successo del suo nuovo film ha tutto un altro sapore. Principalmente perché Void, realizzato senza il supporto della Finnish Film Foundation, era diventato un film che tutti attendevano: una produzione indipendente che sfida un'industria che dà, ma toglie anche. In questo caso, i soldi per un nuovo progetto che non sono mai arrivati.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Salmenperä è forse uno di quei registi che dà il suo meglio quando è sotto pressione, dato che questa battuta d'arresto non lo ha rallentato, anzi: la sua voce è certamente piuttosto unica e, nonostante gli ovvi vincoli di budget, si fa sentire di nuovo, forte e chiara. È non ci va troppo per il sottile al riguardo, con tutti i riferimenti ai film finlandesi che sono "terribili" – specialmente quelli che sono stati supportati, si presume. Ma a prescindere da tutto ciò, quello che rimane è una lettura interessante, anche se non nuova, dei problemi della creatività. I due protagonisti sono una coppia di artisti che stanno cercando di far fronte alle loro vite personali e professionali, anche se nel caso dello scrittore Eero (Korpela), che ha perso ispirazione da cinque anni ormai, i due piani coincidono.

Eppure, lui e la sua compagna, la popolare attrice Pihla (Birn), continuano a volere di più. Più onestà, in realtà: lui vuole scrivere un romanzo che sia vero, mentre lei vuole un vero ruolo ("Intendi in un film americano?", chiede lui ironicamente). Salmenperä sembra divertirsi a sfumare la linea tra ciò che è reale e ciò che non lo è, con Pihla particolarmente adatta a vestire i panni di Birn, ugualmente impegnata in vari progetti internazionali e quasi in ogni nuova produzione locale. Ma per ogni commento sul ruolo delle donne nell’industria cinematografica, tutti già sentiti, o la curiosa rassegna dei suoi ruoli precedenti, il film ne propone anche di nuovi, quasi ridicoli come le false interpretazioni di Julia Roberts in Notting Hill. Spesso etichettato come una "commedia" nella sua nativa Finlandia, tutte queste strizzate d'occhio (destinate ad essere molto più apprezzate in patria) provocano un sorriso compiaciuto, piuttosto che risate incontrollabili. Cioè, a meno uno non si diverta a sentir parlare di sangue nelle feci.

Eppure, tutto ciò rende Void, nonostante sia per la maggior parte girato in un cupo bianco e nero, un'esperienza piuttosto giocosa, se non addirittura un successo. C'è una qualità acida in quasi ogni scambio verbale, persone che si sminuiscono a vicenda continuamente o aspettano di sferrare il colpo perfetto, e una colonna sonora jazzeggiante che è fastidiosa al punto giusto. Ci sembra quasi di sentire il regista ridacchiare maliziosamente durante tutto il film. Se si adottasse qui il famoso metodo di Soderbergh "uno per loro, uno per me", già sapremmo da che parte sta il film di Salmenperä, ma sarebbe interessante ora vedere cosa il regista sarà in grado di fare quando smetterà di divertirsi da solo e penserà davvero al suo pubblico.

Scritto, diretto e prodotto da Aleksi Salmenperä, Void è prodotto da Bufo e Sahadok. È coprodotto da Samu Heikkila, Laura Birn, Tommi Korpela, Tuomas Klaavo, Artturi Mutanen e Jani Lehtinen, ed è distribuito in Finlandia da B-Plan Distribution.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy