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CANNES 2019 Premi

La Palma d'Oro di Cannes per Parasite

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- CANNES 2019: Il film del sudcoreano Bong Joon-ho si aggiudica il titolo supremo. Premi anche per Mati Diop, Antonio Banderas, Ladj Ly, Emily Beecham, Céline Sciamma, Jean-Pierre e Luc Dardenne

La Palma d'Oro di Cannes per Parasite
Parasite di Bong Joon-ho

Al termine di una competizione di un livello generale ottimo, tanto che un numero insolitamente altro di film aspirava seriamente alla vittoria, la giuria presieduta da Alejandro González Iñárritu ha voluto confermare questa abbondanza distinguendo nove lungometraggi nel palmarès, ma anche scartando alcuni dei favoriti più famosi per offrire luce ad audaci, giovani e donne. Ma è comunque un regista esperto ad aver vinto con un film molto apprezzato sulla Croisette dalla critica, giacché la Palma d'Oro del 72° Festival di Cannes è assegnata a Parasite di Bong Joon-ho. Con questa commedia drammatica notevole sotto tutti i punti di vista, e alla sua seconda partecipazione in concorso, il regista porta nel suo paese la prima Palma della sua storia.

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In compenso, la sorpresa è venuta dal prestigioso Grand Prix attribuito a un’opera prima: Atlantique [+leggi anche:
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intervista: Mati Diop
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della franco-senegalese Mati Diop. Mischiando realismo e fantasy per tessere a Dakar un’intrigante e nebulosa parabola sull’immigrazione, l’amore a la morte, questo film prodotto da Les Films du Bal, e coprodotto da Arte France Cinéma, Cinekap (Senegal) e Frakas Productions (Belgio), è venduto nel mondo da mk2 Films.

Il premio dell’interpretazione femminile ha consacrato l’attrice anglo-americana Emily Beecham per la sua performance in Little Joe [+leggi anche:
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intervista: Jessica Hausner
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dell’austriaca Jessica Hausner. Prodotto dalla società austriaca Coop99 Filmproduktion con la struttura britannica The Bureau e i tedeschi di Essential Filmproduktion, questo lungometraggio è venduto nel mondo da Coproduction Office.

Il premio dell’interpretazione maschile ha ricompensato l’ottimo lavoro dello spagnolo Antonio Banderas per Dolor y gloria [+leggi anche:
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intervista: Antonio Banderas
Q&A: Pedro Almodóvar
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del suo connazionale Pedro Almodóvar (al quale la Palma sfugge per la sesta volta nella sua carriera), un film prodotto da El Deseo.

Con Le Jeune Ahmed [+leggi anche:
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intervista: Jean-Pierre e Luc Dardenne
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, i belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne aggiungono un nuovo riconoscimento, il premio alla regia, alla loro impressionante collezione cannense (Palma d’Oro nel 1999 e 2005, Grand Prix nel 2011, Premio della sceneggiatura nel 2008, interpretazione femminile nel 1999 e maschile nel 2002). Prodotto da Les Films du Fleuve con i francesi di Archipel 35, France 2 Cinéma, Proximus e la RTBF, Le Jeune Ahmed è venduto da Wild Bunch.

La produzione europea si è distinta anche con il premio della Giuria attribuito ex-aequo a due film: Les Misérables [+leggi anche:
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intervista: Ladj Ly
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del francese Ladj Ly (prodotto da SRAB Films e coprodotto da Rectangle Productions e Lyly Films, venduto da Wild Bunch) e Bacurau [+leggi anche:
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intervista: Kleber Mendonça Filho, Jul…
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dei brasiliani Kleber Mendonça Filho e Juliano Dornelles (prodotto dai francesi di SBS Productions e i brasiliani di CinemaScópio, coprodotto da Arte France Cinéma e da Globo Filmes, venduto da SBS).

Il premio della sceneggiatura è andato alla francese Céline Sciamma per Portrait de la jeune fille en feu [+leggi anche:
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intervista: Céline Sciamma
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, una produzione di Lilies Films in coproduzione con Arte France Cinéma e Hold Up Films, venduta nel mondo da mk2 Films.

Una menzione speciale arricchisce il palmarès, quella a It Must Be Heaven [+leggi anche:
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intervista: Elia Suleiman
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del palestinese Elia Suleiman, prodotto dai francesi di Rectangle Productions con Nazira Films, il Doha Film Institute, i tedeschi di Pallas Film, i canadesi di Possibles Média e i turchi di Zeynofilm, e venduto da Wild Bunch.

Quanto al futuro, è incarnato quest’anno dal cineasta guatemalteca César Diaz che si è aggiudicato la Caméra d'Or (riservata a un’opera prima, di tutte le selezioni) con Nuestras madres [+leggi anche:
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intervista: Cesar Diaz
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(presentato alla Semaine de la Critique), un film già vincitore del premio SACD assegnato nella sezione parallela. Prodotto dai belgi di Need Productions e coprodotto dai francesi di Perspective Films, questo lungometraggio è venduto da Pyramide.

Infine, per completare la razzia europea, è la produzione greco-francese La distance entre nous et le ciel di Vasilis Kekatos che ha conquistato la Palma d’Oro del cortometraggio.

Il palmarès:

Palma d'Oro
Parasite - Bong Joon-ho (Corea del Sud)

Grand Prix
Atlantique [+leggi anche:
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intervista: Mati Diop
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 - Mati Diop (Francia/Senegal/Belgio)

Premio alla regia
Jean-Pierre & Luc Dardenne - Le Jeune Ahmed [+leggi anche:
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intervista: Jean-Pierre e Luc Dardenne
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(Belgio/Francia)

Premio all'interpretazione femminile
Emily Beecham - Little Joe [+leggi anche:
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intervista: Jessica Hausner
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Premio all'interpretazione maschile
Antonio Banderas - Dolor y gloria [+leggi anche:
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intervista: Antonio Banderas
Q&A: Pedro Almodóvar
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 (Spagna)

Premio alla migliore sceneggiatura
Portrait de la jeune fille en feu [+leggi anche:
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intervista: Céline Sciamma
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 - Céline Sciamma (Francia)

Premio della giuria
Les Misérables [+leggi anche:
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intervista: Ladj Ly
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 - Ladj Ly (Francia)
Bacurau [+leggi anche:
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intervista: Kleber Mendonça Filho, Jul…
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 - Kleber Mendonça Filho & Juliano Dornelles (Brasile/Francia)

Menzione speciale
It Must Be Heaven [+leggi anche:
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intervista: Elia Suleiman
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 - Elia Suleiman (Francia/Germania/Canada/Turchia/Qatar)

Caméra d'Or
Nuestras madres [+leggi anche:
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intervista: Cesar Diaz
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- César Diaz (Belgio/Francia/Guatemala)

Palma d'Oro al cortometraggio
The Distance Between Us and the Sky - Vasilis Kekatos (Grecia/Francia)
Menzione speciale
Monstruo Dios - Agustina San Martín (Argentina)

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(Tradotto dal francese)

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