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KARLOVY VARY 2019 Fuori concorso

Recensione: Jiří Suchý - Tackling Life with Ease

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- Un'altra icona locale riceve un trattamento da star a Karlovy Vary in un film che, più che un documentario, sembra un omaggio in piena regola, chiaramente più adatto per il pubblico locale

Recensione: Jiří Suchý - Tackling Life with Ease
Jiří Suchý e Olga Sommerová in Jiří Suchý - Tackling Life with Ease

Dopo Jiří Menzel - To Make a Comedy Is No Fun l’anno scorso, Jiří Suchý - Tackling Life with Ease [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, è la lezione di vita di questa edizione di Karlovy Vary, di nuovo impartita da un uomo che è invecchiato facendo ridere la gente. Ma, in questo caso, la carriera di Jiří Suchý è meglio conosciuta dagli appassionati di musica, che ricordano i suoi interventi al teatro Semafor di Praga o If a Thousand Clarinets con Karel Gott, del 1965. Com'era prevedibile, questo rende l'appeal del film molto più limitato, e un netto aspetto televisivo dell’insieme certamente non aiuta.

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Il film di Olga Sommerová potrebbe anche chiamarsi Tackling Jiří Suchý with Ease, in quanto il personaggio non è messo in discussione o indagato, bensì celebrato: le canzoni, le battute, la joie de vivre. Questo rende il film molto più adatto al piccolo schermo, poiché anche quando gli aneddoti cominciano ad accumularsi, ciò non giustifica una durata di 104 minuti (soprattutto non essendo la prima volta che Suchý appare davanti a una telecamera nei panni di "se stesso"), per quanto accattivanti possano essere i suoi ritornelli. Mentre alcuni filmati d'archivio sono al limite dell’accettabile nell'era #MeToo – chi avrebbe mai immaginato che un pianista, tra tutti quanti, fosse così manesco? – diventa subito evidente che da quando si innamorò di Stanlio e Ollio da bambino, Suchý è sempre stato a suo agio in un duo, creando una collaborazione creativa di lunga durata con Jiří Šlitr e poi, dopo la sua scomparsa, con Jitka Molavcová. Questo la rende quasi una storia d'amore, ma Jiří Suchý ha certamente energia da vendere – forse troppa per l’allestimento in stile "teste parlanti": finisce infatti per girovagare, incapace di stare fermo, anche a più di 80 anni, suonando la fisarmonica, leggendo le sue poesie o guardando i film che lo hanno formato.

È una presenza accattivante, un pettegolo, che celebra i bei momenti con gusto (come quando racconta di Miloš Forman che “aggiusta suo figlio” per una foto di Natale) e non si sofferma su quelli cattivi, anche quando riporta i commenti dei suoi ex colleghi, piuttosto brutali, secondo cui mentre il suo spettacolo andava benissimo, senza di lui sarebbe stato molto meglio. Ma non si può fare a meno di desiderare che il suo regista avesse il coraggio di scavare un po' più a fondo e non solo di sorvolare rapidamente su tutti gli aspetti difficili.

"Stanlio e Ollio erano degli adulti che facevano cose più stupide dei bambini", dice a un certo punto, dimostrando che puoi costruire una carriera seguendo questa regola, divertendoti ad ogni passo. Forse le lezioni di vita andrebbero impartite dagli uomini che sono invecchiati facendo ridere la gente. Bisogna solo assicurarsi di stare un po' più lontano dal pianista la prossima volta.

Scritto da Olga Sommerová, Jiří Suchý - Tackling Life with Ease è una coproduzione ceco-slovacca guidata da Viktor Schwarz, di Cineart TV Prague. Il film è coprodotto da Česká televize, Arina Sk e Zámek Liteň, ed è distribuito da CinemArt, a.s.

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(Tradotto dall'inglese)

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