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PRODUZIONE Italia

E’ pronto Ernesto, esordio di Alice De Luca e Giacomo Raffaelli

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- Totalmente autoprodotto dalla coppia con la loro società Freeres, questa opera prima incuriosisce sia per le tematiche che per la rigorosa scelta stilistica di girare in formato 4:3

E’ pronto Ernesto, esordio di Alice De Luca e Giacomo Raffaelli
Nicoletta Cifariello e Federico Russo in Ernesto

Potrebbe essere la sorpresa della prossima stagione cinematografica, magari dopo l’esordio in una sezione della Mostra del Cinema di Venezia, questo Ernesto, della coppia Alice De Luca e Giacomo Raffaelli, che hanno da poco terminato la postproduzione. Totalmente autoprodotto dalla coppia con la loro società Freeres, questa opera prima incuriosisce sia per le tematiche che per la rigorosa scelta stilistica di girare in formato 4:3, legata alla volontà di “raccontare solo alcuni frammenti della vita di Ernesto, come se il film fosse una lunga rielaborazione della memoria del protagonista”, si legge nelle note di regia.

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Ernesto (Federico Russo) è un adolescente che si muove per le strade di Roma alla ricerca di sé. Capitolo dopo capitolo, passa il tempo e passano le persone ma lui continua a barcamenarsi tra relazioni transitorie, ferendosi e ferendo gli altri. Si rifugia nei suoi momenti felici e nelle ideologie politiche, sperando di eludere la sofferenza ma la vita lo costringerà a crescere dolorosamente. Il protagonista è affiancato dai (quasi)esordienti Silvia Micunco, Leonardo Venturi, Ilaria Bevere, Nicoletta Cifariello, Luca Ingravalle e dalla emergente Blu Yoshimi, apparsa in Likemeback [+leggi anche:
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Ernesto è un film sullo smarrimento giovanile, specchio della crisi del pensiero che affligge il nostro tempo. Le relazioni sono il fil rouge della narrazione che, nel corso dei capitoli, si focalizza sull’incontro con personaggi diversi ma ugualmente importanti e necessari. Roma, libera e labirintica, è la linfa vitale di una generazione che sente il bisogno di trovarsi e perdersi, iniziare e ricominciare”, scrivono ancora gli autori. La suddivisione in capitoli permette di seguire le nuove abitudini, lasciare indietro quelle vecchie e mostrare come non siano gli anni a scandire le loro esistenze ma gli amori, gli errori, le situazioni. “La figura di Tommaso, oggetto dei ricordi e delle fantasie di Ernesto, rappresenta l’amore idealizzato che si annida nella mente e non permette di accontentarsi della realtà”.

Prima di questo lungometraggio De Luca e Raffaelli avevano girato soltanto un cortometraggio con gli studenti di un liceo romano sulla morte del giovane giornalista siciliano Peppino Impastato, ucciso dalla Mafia negli anni 70. Di Ernesto firmano, oltre alla sceneggiatura, la fotografia e il montaggio. La musica è di Corrado Giancoli.

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