email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2019 Settimana Internazionale della Critica

Recensione: El Príncipe

di 

- VENEZIA 2019: Il cileno Sebastián Muñoz Costa del Río debutta con un dramma carcerario erotico sul risveglio omosessuale di un detenuto in un contesto di estrema violenza

Recensione: El Príncipe
Juan Carlos Maldonado in El Príncipe

La 76esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ha presentato la prima mondiale del film d’esordio del regista cileno Sebastián Muñoz Costa del Río. El Príncipe [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
 è uno dei sette lungometraggi che si stanno affrontando nell’arena della Settimana internazionale della critica alla Mostra, e presto salperà verso la Spagna a vedersela per il Premio Horizontes Latinos al 67esimo San Sebastián Film Festival.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Il debutto alla regia del rinomato direttore artistico, che ha curato oltre una decina di produzioni cilene, è un adattamento dell’omonimo romanzo ambientato in carcere di Mario Cruz. Sia la trama del libro che l’intreccio del film si sviluppano nella città cilena di San Bernardo nei primi anni ’70 del secolo scorso – più nello specifico, poco prima delle elezioni presidenziali che porteranno Salvador Allende al potere.F

Il film inizia con un primo piano estremo della gola squarciata di un uomo sulla ventina, steso in una pozza di sangue fresco. Un altro giovane uomo, che presto si capisce essere il personaggio principale di El Príncipe, appare devastato nell’osservare il delitto passionale che ha appena commesso in uno spazio pubblico, di fronte ai suoi amici e a diversi estranei. Successivamente, la trama si sposta in prigione dopo la condanna del giovane a telecamere spente. Da quel momento in poi il film si svolge interamente nel carcere, a parte per alcuni flashback del momento dell’uccisione e della precedente relazione tra la vittima e il carnefice, rappresentata attraverso i ricordi del protagonista.

El Príncipe affronta il risveglio omosessuale di un giovane uomo di nome Jaime (interpretato da Juan Carlos Maldonado). È una consapevolezza che, tristemente, non poteva raggiungere da uomo libero, poiché qualsiasi segno di desiderio tra due uomini sarebbe stato represso dalla società conservatrice dell’epoca. In questo film drammatico, caratterizzato da un alto numero di scene erotiche, Jaime entra in cella credendo che la sua omosessualità sia un enorme stigma. Ciononostante, mentre è lì, si immerge in un esercizio introspettivo che gli permette di cominciare ad amarsi – gli viene dato il soprannome “El Príncipe” per la sua bellezza e la sua nuova attitudine al comando – e il lusso di non dover reprimere la propria attrazione sessuale verso altri prigionieri, specialmente il suo compagno di cella “El Potro” (letteralmente, “il puledro”, interpretato dall’esperto e sempre eccezionale Alfredo Castro), con cui stringerà un’intensa relazione.

Per quanto l’incarcerazione del protagonista possa averlo condotto allo sbocciare della sua omosessualità, il regista non smette mai di ricordare allo spettatore l’ambiente di estrema violenza in cui il ventenne si ritrova. El Príncipe è quindi una storia di sopravvivenza che ruota attorno a un giovane uomo condannato a restare in questo buco di prigione. Il film ricorda e onora il coraggio dell’autore cileno Mario Cruz, che nel suo romanzo ha descritto l’antieroe gay come vittima del conservatorismo sociale di quei tempi, avendo ucciso la persona verso cui sentiva un’attrazione sessuale “proibita”.

El Príncipe è stato prodotto dalle società cilene El Otro Film e Niña Niño Films, dall’argentina Le Tiro e dalla belga Be Revolution Pictures. La società tedesca Patra Spanou Film è responsabile delle vendite internazionali.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto da Gilda Dina)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy