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VENEZIA 2019 Concorso

Recensione: La mafia non è più quella di una volta

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- VENEZIA 2019: Il documentario del beffardo e provocatore Franco Maresco è girato a Palermo nel Falcone e Borsellino Day. Ospite la grande fotografa Letizia Battaglia

Recensione: La mafia non è più quella di una volta
Ciccio Mira in La mafia non è più quella di una volta

Pura provocazione fin dal titolo, La mafia non è più quella di una volta [+leggi anche:
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di Franco Maresco è il terzo film italiano in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, ideale continuazione di Belluscone - Una storia siciliana [+leggi anche:
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, presentato nella sezione Orizzonti dell'edizione 2014 della Mostra.

Protagonisti del documentario sono ancora l'improbabile impresario di eventi palermitano Ciccio Mira e l'inguaribile e beffardo cinismo dell'autore. Guest star la fotografa Letizia Battaglia, 84 anni, tra le 11 donne del 2017 scelte dal New York Times. La "fotografa delle guerre di mafia" - come è stata definita con classica pigrizia giornalistica, visto che non ha fotografato solo morti ammazzati - diventa una sorta di riluttante Virgilio nella Palermo ripresa da Maresco il 23 maggio 2017, nel Falcone e Borsellino Day, a 25 anni dalla morte per mano della mafia dei due giudici diventati eroi nazionali. Eroi, ma non per tutti i palermitani, a giudicare dalle "interviste" realizzate dal regista nel suo modo metafisico di porre domande. Letizia Battaglia è piuttosto perplessa da quella che definisce una sagra di paese a cui il ricordo di quella enorme tragedia è stata ridotta. Ma il suo impegno le fa prendere le distanze dal pessimismo cosmico dell'amico regista (lo chiama "scettico di merda"). La teoria azzardata da Maresco è che la mafia tragga giovamento da queste manifestazioni antimafia.

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Con pungente sarcasmo Franco Maresco segue la preparazione di una festa di piazza intitolata a Falcone e Borsellino nel famigerato quartiere Zen da parte di Ciccio Mira, impresario di cantanti neomelodici che presta volentieri a matrimoni e altre celebrazioni dei padrini di Cosa Nostra. Ad una sua affermazione dobbiamo il titolo del film. Incalzato da Maresco che vuole fargli dire qualcosa contro la mafia, Ciccio Mira sentenzia, guardando verso la camera: "giovani, state attenti, perché la mafia non è più quella di una volta". L'ambiguità, una reticenza (leggi: omertà) che è insita nel DNA di molti cittadini, l'ignoranza mista a risentimento verso i politici. E' questo che Franco Maresco vuol mettere spietatamente in luce. Anche accanendosi con alcuni "casi umani" come Cristian Miscel, giovane cantante neomelodico della scuderia di Ciccio Mira, che dopo essere uscito dal coma non sa più cantare.

C'è un motivo estetico-simbolico per cui la pellicola trascolora nel bianco e nero ad ogni entrata in scena di Ciccio Mira. Cinico tv, la geniale opera di Franco Maresco e Daniele Ciprì degli anni Novanta ha costituito uno spartiacque nella storia televisiva italiana. Dopo quell'agghiacciante e bellissimo bianco e nero, niente è stato più come prima nell'indagine antropologica del Sud Italia e nella descrizione del fenomeno umano nella sua totale nudità. Questa ultima opera di Maresco rimanda ancora il riverbero di quella fiamma, ma le cose cambiano, forse la volgarità e la cattiveria stanno vincendo la partita e bisogna adeguare i propri mezzi.

La mafia non è più quella di una volta è una produzione Ila Palma e Dream Film con Tramp Lm. Distribuzione italiana di Istituto Luce Cinecittà. Le vendite internazionali sono curate da Fandango Sales.

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