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SOLETTA 2020

Recensione: Citoyen Nobel

di 

- Il documentario del regista svizzero Stéphane Goël ci permette di entrare nell’intimità di Jacques Dubochet, una mente atipica, tra scienza e coscienza

Recensione: Citoyen Nobel
Jacques Dubochet in Citoyen Nobel

Due anni dopo Insulaire [+leggi anche:
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, Stéphane Goël ritorna alle Giornate di Soletta (in lizza per il Prix de Soleure) con il suo ultimo lavoro Citoyen Nobel [+leggi anche:
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, un ritratto toccante e a tratti esilarante di un premio Nobel decisamente atipico ma anche di un uomo che non ha mai smesso di lottare per i propri ideali.

Stéphane Goël ha spesso filmato personaggi che hanno scelto di vivere la propria vita differentemente: ai margini e in solitario per quanto riguarda Insulaire o ancora (involontariamente) nell’ombra ma combattive come le donne di De la cuisine au parlement. Questa volta al centro della vicenda troviamo Jacques Dubochet, premio Nobel di chimica e personaggio carismatico dallo humour e dalla sincerità decisamente rinfrescanti. Malgrado la notorietà lo spronasse a seguire una carriera internazionale indubbiamente allettante, Jacques Dubochet ha scelto di combattere nel suo piccolo per salvare il pianeta, per i suoi ideali e per le generazioni future, in una ricerca senza fine di equilibrio e coscienza collettiva.

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Quando ha ricevuto il Premio Nobel per la chimica nel 2017, la vita del protagonista di Citoyen Nobel è stata scombussolata per sempre. Passare dall’ombra alla luce, sollecitato da ogni parte, non è certo stata cosa facile. Come reagire? E soprattutto cosa dire, che causa difendere? La crisi climatica, le manifestazioni in difesa del pianeta gli sono sempre state a cuore (negli anni settanta ha manifestato contro il progetto di costruzione di una centrale nucleare a Keiseraugust nel Canton Argovia) e hanno trovato naturalmente nel periodo “post Nobel” una nuova giovinezza. Commosso e impressionato dai giovani scesi in strada per manifestare in favore del clima e soprattutto affascinato dalla personalità iconoclasta di Greta Thunberg, Jacques Dubochet trova uno scopo, un motivo per combattere. Ricercatore, filosofo ma soprattutto cittadino ecco cosa vuole essere e cosa riuscirà faticosamente a diventare.

La personalità di Jacques Dubochet ha da subito stuzzicato la curiosità del produttore Emmanuel Gétaz che l’ha convinto a farsi filmare malgrado il trambusto delle celebrazioni per il Nobel. Il regista Stéphane Goël è stato coinvolto da subito nel progetto, attirato da un uomo che si trova improvvisamente a fare i conti con la gloria, con gli scombussolamenti dovuti ad una celebrità che in fondo non si è cercato.

Cosa fare di questo “regalo avvelenato” che inorgoglisce e stordisce? Goël ha seguito le avventure post Nobel di un uomo che non separa mai le parole “scienza” e “coscienza”, un personaggio di una sincerità senza limiti, coraggioso e imperfetto che lotta per un futuro migliore.

Citoyen Nobel è un film su Jacques Dubochet ma anche sulla mascolinità, sul personaggio che gli uomini della sua generazione hanno dovuto incarnare per sentirsi socialmente accettati. Malgrado sia stato un militante per il clima decisamente hippy, Jacques Dubochet si è costruito una famiglia tutto sommato tradizionale dove la donna si occupa dei figli mentre l’uomo pensa alla sua carriera. Come ammesso nel film, all’epoca questa scelta gli era sembrata normale e lecita e solo ora si rende conto dei sacrifici che sua moglie ha fatto per sostenere la sua carriera. Stéphane Goël filma questa presa di coscienza dando al contempo voce e corpo alla misteriosa Christine Dubochet, pilastro vitale di una famiglia che sosteneva sulle sue spalle. Citoyen Nobel è un “feel good movie” toccante e sincero che mostra il lato vulnerabile del successo, la disperata ricerca di senso di un uomo che non ha mai smesso di combattere.

Citoyen Nobel è prodotto da Dreampixies Sarl e distribuito da Agora Films.

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