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VISIONS DU RÉEL 2020

Recensione: Non Western

di 

- Laura Plancarte inizia con le cose che ci dividono e termina con quelle che uniscono le persone

Recensione: Non Western

In qualche modo, Non Western [+leggi anche:
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, l'affascinante documentario di Laura Plancarte, potrebbe essere considerato un altro racconto delle contraddizioni di una coppia, poiché nel film vediamo un uomo di origini Cheyenne e la sua fidanzata caucasica che si preparano per una cerimonia matrimoniale tradizionale: il primo passo verso l’assunzione, tra le altre cose, di ruoli di genere molto conservatori. Ma ciò che rende interessante Non Western, presentato nel Concorso lungometraggi internazionali dell’edizione online di Visions du Réel, è la sua imparzialità e il suo anticonformismo nel descrivere i suoi protagonisti in conflitto e le loro motivazioni, molto più complesse di quanto sembri.

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È impressionante, soprattutto perché sarebbe molto facile rifiutare immediatamente (stringendo i denti) le cose che Thaddeus si aspetta da Nanci una volta sposati, che sono riassunte nella frase: "Quando torni a casa, sei una madre, una moglie". Ma in questo film c’è sicuramente dell’altro, dal momento che entrambi hanno combattuto per tutta la vita per preservare la loro identità essendo stati adottati da famiglie di diversa etnia quando erano già adolescenti: Thaddeus da una famiglia bianca e cristiana, e Nanci dalla tribù dei Lakota. "Mi sento come se fossi tra due mondi", sentiamo dire, e improvvisamente la decisione di rispettare le vecchie tradizioni sembra una soluzione facile, come tornare a casa dopo essere passati per diversi anni da un luogo all'altro.

Ma i costumi Cheyenne sono severi e il veterano militare Taddeus ammette di non aver saputo nulla di "quei giorni del mese" fino a quando non lasciò la riserva. "Ci sono alcune cose che non facciamo", dice a Nanci, una donna istruita che non vuole rinunciare ai suoi successi o confondere ulteriormente il pensiero indipendente dei suoi figli, che non capiscono nemmeno perché la loro madre stia "arretrando". Inoltre, il sentimento di appartenenza sembra essere cruciale in questa piccola comunità nel Montana, dove i futuri sposi sembrano fuori posto quando sono circondati da altre persone, o semplicemente a disagio, affondati su una sedia e ombrosi, mentre tutti parlano.

Tra tutte queste riflessioni, Plancarte si diverte ad avvicinarsi così tanto che possiamo persino vedere che Nanci non ha applicato correttamente il mascara. Ci mostra un mondo che, nonostante la sua nostalgia per le tradizioni, non è più così omogeneo. Ne è una prova il riferimento allo show Al passo con i Kardashian ("quello con la donna dalle grandi labbra") seguito dai ricordi di un crimine brutale e da una storia di "Llama Llama Red Pajama" – tutto in una scena. "Non voglio smettere di essere quello che sono perché mi piace essere quello che sono", dice Nanci con le lacrime agli occhi, e a dimostrazione dell'abilità della regista che ha lasciato entrare nella sua vita c'è il fatto che, alla fine, piacerà probabilmente a tutti. La storia si basa su queste contraddizioni per arrivare a un epilogo soddisfacente.

Non Western è una produzione britannica di Laura Plancarte per LP Films, che gestisce anche le vendite, e di Iván Trujillo di TV Unam.

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(Tradotto dall'inglese)

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