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MIA 2020

La seconda conferenza online del MIA analizza il futuro dei distributori e dei cinema europei

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- Il dibattito virtuale, che si è svolto il 18 maggio, ha visto la partecipazione di quattro distributori indipendenti di film, insieme ai rappresentanti di Europa Cinemas ed Europa Distribution

La seconda conferenza online del MIA analizza il futuro dei distributori e dei cinema europei
(sx-dx) Fatima Djoumer, Antonio Medici, Louise Dent, Kim Foss, Andrea Occhipinti e Christine Eloy

La seconda conferenza online del MIA Mercato Internazionale Audiovisivo, intitolata "(Re) Open for Business - Braving the Coronavirus Crisis: What's Ahead for Film Distributors and Cinemas?", si è tenuta il 18 maggio ed è stata organizzata in collaborazione con EAVE. La conferenza della durata di un'ora, moderata dalla giornalista di Screen International Wendy Mitchell, ha visto la partecipazione di quattro distributori indipendenti di film – Louisa Dent per Curzon-Artificial Eye (Regno Unito), Kim Foss per Grand Teatret e Camera Film (Danimarca), Antonio Medici per BIM Distribuzione (Italia) e Andrea Occhipinti per Lucky Red (Italia) – a fianco della responsabile per le relazioni internazionali e gli eventi di Europa Cinemas, Fatima Djoumer, e la managing director di Europa Distribution, Christine Eloy.

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Dopo le osservazioni introduttive della moderatrice, è stata data la parola a Occhipinti di Lucky Red, che ha sottolineato l'importanza della recente iniziativa MioCinema (vedi la news). Occhipinti ha affermato che nel breve termine lo sforzo mira a "non perdere il contatto con gli spettatori", ma che una volta che gli affari torneranno alla normalità, offrirà anche una sorta di "estensione digitale" della regolare programmazione delle sale.

Parlando delle attuali strategie di distribuzione, Dent di Curzon-Artificial Eye ha spiegato che i titoli rilasciati nei cinema prima del lockdown sono stati resi disponibili sulla piattaforma home cinema di Curzon e ha menzionato l'esempio di successo di Ritratto della giovane in fiamme [+leggi anche:
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di Céline Sciamma. Un'uscita in VoD è sembrata essere l'opzione più praticabile per i film che erano già nei cinema, o per quei titoli che erano pronti per la distribuzione e il cui budget di marketing era già stato stabilito. Inoltre, Dent ha confermato che il rilascio di titoli d'autore che non sono ancora stati presentati in anteprima mondiale ai festival sarà semplicemente posticipato. Tra i vantaggi di questa distribuzione digitale forzata, Dent ha sottolineato che è stato più facile attrarre un pubblico nuovo e più giovane.

Dal canto suo, Foss di Grand Teatret e Camera Film ha dichiarato che l'intero settore della distribuzione danese è pronto per "riprendere a funzionare" e ha elogiato il ruolo del programma di affiliazione Cinema Clock nell'attirare nuovamente gli spettatori nei cinema d'essai. L'iniziativa conta oltre 200.000 abbonati e vedrà l'uscita di quattro nuovi film durante l'estate, il primo dei quali è Piccole donne di Greta Gerwig.

Djourmer di Europa Cinemas ha parlato delle misure adottate dai governi nazionali per proteggere le sale durante la crisi e l'aumento di 5 milioni di euro del finanziamento dell'organizzazione per il bilancio 2021, fornito da Creative Europe. Tra gli altri temi, Eloy di Europa Distribution ha parlato della creazione di un fondo di emergenza come una delle possibili disposizioni per limitare le perdite e si è augurata una risposta pubblica più rapida nel supportare sia i distributori che gli esercenti.

Successivamente, Mitchell ha chiesto ai relatori di parlare delle principali misure di supporto per i distributori approvate dai governi italiano, danese e britannico, e delle possibili strategie di programmazione che andrebbero attuate. Medici di BIM Distribuzione ha offerto la sua opinione sull'argomento: “Immagino che all'inizio i distributori programmeranno i film che erano stati rilasciati poco prima del lockdown. Nessuno sa come reagirà il pubblico, però. Inoltre, dobbiamo conoscere i protocolli di sicurezza in atto. Vedo l’uscita di grandi titoli il 15 giugno [la data fissata per la riapertura dei cinema in Italia] come improbabile. Invece, posso immaginare un periodo di due, tre o quattro settimane con vecchie uscite, di conseguenza le grandi compagnie decideranno come orientare il mercato estivo”. A questo proposito, Occhipinti ha aggiunto che la loro uscita straight-to-VoD più potente potrebbe essere disponibile anche per la riapertura.

Infine, le prospettive a lungo termine di un futuro ibrido in cui coesisteranno le uscite in sala e quelle in VoD al fine di attirare nuovi spettatori sono molto realistiche, come sottolineato da Dent: “Nulla sostituirà l'esperienza in sala. Tuttavia, sarebbe fantastico vivere fianco a fianco. Le persone possono scegliere di andare a vedere il film nei cinema, ma se scelgono di guardarlo a casa, possono farlo. Poi, se quel distributore vuole conservare quel film per cinque, 15 o 20 settimane, ha la libertà di farlo”. Medici ha spiegato che questi cambiamenti sono inevitabili: “Questa crisi avrà l'effetto di accelerare alcune tendenze che erano già presenti sul mercato alcuni mesi fa. Ora, è ancora più chiaro che solo alcuni film possederanno il "DNA" per potersi permettere la distribuzione theatrical, mentre altri non saranno in grado di farlo. Il pubblico più maturo ora si sta abituando alla visualizzazione digitale; sarà una buona opportunità per alcuni film che non avrebbero successo nei cinema”.

L'edizione di quest'anno del MIA si svolgerà dal 14 al 18 ottobre.

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(Tradotto dall'inglese)

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